navajo ha scritto:Non solo, a chi ho presentato ubuntu, ora mi dice che è anche piu facile di windows.
E non solo.
Non è questione di facilità, IMHO.
Il problema è: quanto questa gente è realmente convinta delle potenzialità e della filosofia FOSS? Per mia esperienza, ti posso dire che quando fai migrare un utente Windowsiano a Linux, nel 99% dei casi ti ritroverai davanti ad un potenziale assassino del FOSS. Perchè? Perchè non avendo coscienza del significato di software libero, sarà il primo a volere roba proprietaria, non contribuendo così allo sviluppo delle alternative.
Paradossalmente, più utenti di questo tipo arrivano, più è probabile che Linux muoia (nel senso filosofico del termine).
Si crede nel FOSS? Bene, se ci credono migreranno da soli.
A me, come penso a tanti altri, non ha consigliato nessuno di passare a Linux. L'ho provato per una mia scelta. Ed oggi, a distanza di anni, posso dire che è stata la migliore scelta che abbia mai fatto, nonostante le smadonnate per i driver microdia (quando Linux non supportava ancora la mia webcam....fino al 2.6.30).
E non è per una questione di sola convenienza economica, ma anche di praticità. La praticità di avere il sorgente a mia completa disposizione è un vantaggio assoluto.
Bisogna iniziare a trattare Linux per cosa è realmente: un alternativa
differente per un utenza
differente. Non un sostituto per lo stesso target.
Le distro simil Windows sono il vero cancro del FOSS. Esse portano l'utente a rimanere schiavo della stessa pigrizia mentale che ha permesso alle multinazionali dell'informatica di chiudere sorgenti e specifiche, schiavizzando il mercato con monopoli e standard de facto. Cosa ne ricava il FOSS dall'entrata di questo tipo di utenza con questo tipo di mentalità? Assolutamente NULLA. Anzi, IMHO rischia di perdere i propri obbiettivi: fare del buon software, che faccia egregiamente il suo lavoro e che sia a completa disposizione dell'utente.
Il FOSS non ha ideologia di mercato, quindi cosa ci importa di piazzarlo su tutti i computer che vediamo? A me, personalmente, non entra una lira.
Lasciamo queste priorità al software proprietario che ha il solo obbiettivo di vendere (che siano prodotti buoni o spazzatura non conta. L'importante è fare cassa). Noi, cerchiamo di concentrarci nell'avere software di alta qualità.
La filosofia FOSS è stata sempre questa. Ed è sempre stata una mossa vincente, perchè ha permesso a Linux di ricevere sostanziosi investimenti. Ora, questa mentalità si sta perdendo. Ed è questo il rischio più grande per il pinguino e per chiunque creda in un modello di sviluppo aperto.
Tutto questo, IMHO.
leocata ha scritto:Comunque il mondo linux inizia a restringersi.....
In realtà sembra stia crescendo di parecchio in ambito desktop.
Nonostante sia arrivato a superare l'1% nelle statistiche di NetApplications, stanno arrivando software proprietari come Corel AfterShot.
Se le aziende investono, significa che lo share sul desktop, non è poi così basso. O no?
C'è chi addirittura lo da vicino a OSX (che si aggira tra il 6 e il 10%).
e l'avvento di interfaccie tattili e vocali ne sancirà la fine nell'abito domestico....
Secondo me, invece, rimarrà stabile.
nche nel mondo server le cose non è che vadano meglio da quanto mi è stato detto.
Oddio, non ne sarei così sicuro. In realtà, la situazione è l'esatto contrario. Anzi, oltre ad espandersi in continuazione nel mondo server sta anche iniziando ad espandersi sui client (vedasi Francia ed Extremadura).
Un mio amico sostiene che linux va bene solo su i single server per il resto è necessario usare le soluzioni mycrosft adatte...
Il tuo amico dimentica che Linux domina di gran lunga anche l'ambito embedded e l'ambito mainframe.
Basta guardare le quotazioni di Windows HPC Server nei confronti di Linux nella Top500, per accorgersene.
perchè studi di caso hanno rilevato che alla fine i sistemi linux costano di più
Nella maggiorparte dei casi si tratta di studi sostenuti economicamente da Redmond.
Vedasi GET THE FACTS e i case studies, dove MS affermava che Windows Server 2008 era più stabile e
sicuro di Red Hat Enterprise Linux
e mi ha spiegato che il problema non è solo il costo delle licenze ma anche dell'assistenza, del personale che nel mondo linux è più costoso
Questo è un non problema.
Il presonale qualificato serve a prescindere dalla piattaforma. Anzi, se si migrasse a Linux nelle università, potresti anche abbattere i costi dei corsi per il personale, investendo sugli studenti. Se si vogliono fare, le cose si possono fare. Il problema è quanto le si VUOLE fare.
Ovvio che puoi anche trovare l'idiota che non capisce un tubo e lo paghi spiccioli. Ma poi non si può pretendere che un sysadmin incompetente amministri le macchine in modo decente. Quello della richiesta di personale competente, però, voglio sottolineare che è un problema
italiano.
ed infine gli strumenti Mycrsft sono più avanzati nelle gestione dei database.
Avanzati cosa vuol dire? La GUI clicca clicca?
Una cosa però la posso dire per quanto riguarda il desktop.... Linux è poco produttivo per l'utente avanzato di desktop mentre è una risorsa gratis e di buona qualità per l'utente medio. L'utente medio con open office (o fork), gimp, inkscape, et altri..... riesce a fare tutto quello di cui ha bisogno.
In realtà IMHO è il contrario. L'utente avanzato non ha nessun problema ad usare macchine Linux.
E l'utonto ad avere problemi. È lui che non riesce ad avere un'elasticità mentale tale da potersi permettere un cambio di OS.
Per cui il target potrebbe essere l'utente medio ed alcune distro gli rendono la vita decisamente semplice (ubuntu, debian (ni), fedora, centos...) perchè con i loro gestori di pacchetti consentono di ottenere tutto il software di cui ha bisogno.
Non sono affatto più semplici da usare. Anzi, in caso di problemi sono le più complesse visto che nascondo il tutto con artifici e GUI super invasive.
Infine Linux lo si usa sui sistemi Embedded e li no c'è storia... è il re.
Come ho scritto sopra è il re anche nell'ambito Mainframe. Per non parlare del mobile.
In realtà l'unica area dove non è entrato di prepotenza è il desktop. Ma questa non è una colpa di Linux. È solo una incompatibilità con l'utenza.
Ma se vuoi mettere una stazione CAD per progettazione Meccanica, con un solutore Fem ben documentato e vuoi poter scegliere c'è poco da fare: finestra;
Non so nulla di questo campo, quindi non dico nulla.
Se vuoi poter simulare i circuiti in maniera interattiva ( tipo proteus VSM) ...... c'è poco da fare : Finestra;
Idem.
Se vuoi una stazione OCR seria e vuoi poter scegliere ...... c'è poco da fare : Finestra;
Idem.
Il problema è che linux non attira software commerciale perchè tutti lo pensano gratis e poi scrivere software per un altro so costa.
Come ho scritto sopra, la situazione sta prendendo una piega totalmente opposta.
Infine c'è una sorta di voglia di autodistruzione... si lavora su DE di dubbia efficienza e si sprecano energie, ma del resto ognuno fa quello che vuole con il suo tempo.
È il modello FOSS che è così.
In sostanza linux su i single server e su tutti i dispositivi embedded...
Non essere così riduttivo. È molto più diffuso di quanto si possa pensare.
Se si sommano tutti i mercati, è proprio Linux ad essere il più diffuso.
ma nei prossimi anni sparirà l'uso desktop perchè limitato e nuove interfaccie soppianterano quelle di oggi.... il mondo linux frammentato com'è non ce la farà.
beh se consideri che in 20 anni, il suo modello l'ha portato a crescere, direi che questa è l'unica via