Ortew ha scritto:Il rimpiazzamento sta solo nel fatto che arch possiede un gestore dei pacchetti "automatico"?
La gestione automatica delle dipendenze non è sempre un vantaggio.
Ha i suoi pro e i suoi contro.
APT, Pacman, IPS ecc sono molto comodi, ma sono package manager che danno per scontato che tu sappia cosa stai facendo.
Sono strumenti potenti e pratici, ma che necessitano di un uso accorto.
Con questo non voglio dire che siano strumenti poco utili, anzi...
Dico solo che IMHO si potranno sfruttare al massimo le loro enormi potenzialità, dopo aver preso mano con i meccanismi delle dipendenze e della gestione dei pacchetti. Ed IMHO non c'e niente di meglio di una distro che ti permette di fare pratica, gestendo manualmente il tutto.
Slackware non avendo nessun package manager che gestisce dipendenze, ti permette di imparare, come ha detto jimmy_page_89, a tenere traccia di ciò che installi e a mantenere la tua distro pulita, qualora determinati pacchetti non ti servissero più.
Il mio consiglio è di iniziare a prendere confidenza con la gestione di Slackware. Una volta che ti sarai fatto le ossa, avrai vita facile con qualunque package manager automatizzato.
Ortew ha scritto:La vita su linux, non la voglio "facile". Motivo per il quale ho abbandonato ubuntu e altre distro di quel genere..
Allora IMHO hai scelto la distro sbagliata.
Per quanto la si dipinga come impossibile, difficile, da smanettoni ecc, Slackware è IMHO la distro GNU/Linux più pulita, semplice e meno problematica esistente.
Paradossalmente, si hanno più problemi con le distribuzioni "easy", che con lei.
Persino con la -current viaggi tranquillo.