brg ha scritto:
masalapianta ha scritto:
Senza rendertene conto hai postato un esempio funzionale alla mia posizione, visto che a fronte di una svalutazione del 230%, l'inflazione fu solodel 26% (25.87%), poi scemò rapidamente (13% l'anno successivo, 4% l'anno ancora dopo); inoltre, come abbiamo visto, il peso fu svalutato eccessivamente rispetto a quanto fosse necessario.
Quindi ti chiedo ancora:
1) sai spiegare perchè nei casi da me citati non c'è stata iperinflazione?
2) mi posteresti esempi di consistenti svalutazioni che, in uno stato in recessione, han prodotto iperinflazione (stavolta però evitiamo di uscircene con esempi di inflazione causata da stampo selvaggio di moneta e che con la svalutazione c'entrano come i cavoli a merenda)? Poi se sono vicini a noi e non riguardano le guerre puniche è meglio
???
Guarda che la parità Peso-dollaro è del 1992, prima c'era l'Austral moneta ipersvalutata ed iperinflazionata.
????? Guarda che mi riferivo alla crisi Argentina di fine anni 90 e inizion 2000 causata proprio dalla parità col dollaro e conseguente cambio forte
Dal tuo grafico si evince che durante la parità peso-dollaro (1° gennaio 1992 - 31 dicembre 2001) l'inflazione in Argentina è stata del 49% contro il 31% in USA. Dal 2002 ad oggi l'inflazione è ripresa a correre con un bel 25% annuo e la moneta a svalutare, tanto che mentre stiamo parlando il cambio è di un dollaro per 5,8 pesos.
che è ancora troppo poco, come spiega bene il seguente articolo, l'attuale crisi Argentina è dovuta dall’aver fatto affidamento sulla politica del cambio forte per domare l’inflazione,
non dalla svalutazione
http://cje.oxfordjournals.org/content/33/4/685.full
I dati sull'inflazione argentina sono taroccati dal governo per ragioni politiche, come avevo fatto notare pagine addietro, tanto che l'Argentina ha vietato la pubblicazione di valutazioni indipendenti dell'inflazione, come potrebbero essere da noi quelle delle associazioni dei consumatori. L'inflazione reale è stimata al 20%-25% annuo stabile in tutto il decennio passato.
il che non ha nulla a che vedere con la svalutazione (vedi articolo precedente), in sostanza la spesa a deficit, unita ad un cambio troppo forte ha generato inflazione; come? semplicemente da una parte si immetteva denaro nell'economia puntando sul moltiplicatore keynesiano per far crescere il PIL in misura maggiore di quanto denaro fosse stato immesso, ma si immetteva troppo denaro anche dopo 5 anni di crescita all'8%, e dall'altra si teneva il cambio molto forte, deprimendo l'export (su cui l'economia Argentina si basa fortemente) per moderare l'inflazione fisiologica generata da un'eccessiva spesa a deficit.
1) Perché si trattava di economie non recessive in discreta salute.
aridaje, a maggior ragione se una svalutazione non comporta iperinflazione in un'economia sana mi spieghi come è possibile che lo faccia in un'economia in recessione??
hai presente che in un'economia in recessione la domanda è bassa? quindi l'inflazione viene conseguentemente moderata (se la domanda è bassa, per la legge della domanda e dell'offerta, i prezzi non salgono)
quindi la tua obiezione non ha alcun senso, visto che ho preso appositamente casi di economie sane per mostrarti che neanche in quel caso la svalutazione produce iperinflazione, figurati se può succedere in economie in recessione
Nel caso dell'euro ci fu solo un attestamento di valore, che succede alla creazione/introduzione di valute. Dopo il suo adottamento ufficiale nel 2001 si apprezzò perché improvvisamente divenne moneta forte, cioè ebbe improvvisamente una base circolante immensa che la rese sicura rispetto alle speculazioni finanziarie, la principale minaccia ad una valuta.
mai detto il cntrario ma è irrilevante il motivo, la sostanza non cambia, la moneta si era svalutata e l'import penalizzato, ma guarda caso non ci fu inflazione
La "grande" svalutazione della lira del 1991 fu un deprezzamento del 20% (!!!) graduale nell'arco di 6 mesi,
??? che caspita cambia se è graduale o meno se poi vai a misurare l'inflazione a valle di quei 6 mesi?? non è che se svaluti lentamente cambia qualcosa rispetto al costo di importare beni; ti stai arrampicando su specchi levigatissimi, facevi prima a dire che non hai una risposta.
niente in confronto alla svalutazione forzata di una economia debole come quella Argentina del 2002 in cui la moneta deprezzò del 50% in due settimane e finì per valere meno d'un terzo dopo tre mesi.
ma leggi quel che scrivo? l'Argentina svalutò di ocirca il 231% (noi non svalteremmo di più del 30% in caso di uscita dall'euro) ed l'inflazione crebbe del 25.87%, quindi un rapporto di quasi uno a dieci, senza contare che svalutarono troppo (avrebbero dovuto svalutare di non più del 190% come ti ho mostrato in un post precedente); quindi volendo riportare l'esempio ad una ipotetica nostra svalutazione del 30%, avremmo un'inflazione di circa il 3%, am non sarebbe neanche così perchè, come ho detto, l'Argentina ottenne più inflazione del necessario perchè svalutò più del necessario.
2) L'Argentina non ti piace?
non mi piace? sei tu che hai portato un esempio che dimostra le mie tesi, semmai non piace a te
È cresciuta meno dell'Italia*, ha inflazione da primato ed ha svalutato, suo malgrado.
nel 2001 ha svalutato
troppo ed ha ottenuto un'inflazione in rapporto uno a dieci rispetto alla svalutazione, mentre abbiamo visto (con gli esempi di Italia del 92 o della polonia del 2008 o dell'euro agli esordi, ma se vuoi mettici pure la recente svalutazione dell'Inghilterra) che svalutando il giusto rispetto ai fondamentali l'inflazione sale pochissimo o addirittura scende; mentre oggi svaluta troppo poco deprimendo il suo export, per risucire a moderare l'inflazione generata da un'accessiva spesa a deficit
* N.B. la crescita percentuale del PIL viene valutata in valuta nazionale, così se la tua economia in pesos cresce del 7%, ma al contempo il pesos svaluta del 200%, la tua ricchezza totale decresce. Allo stesso modo se la tua economia cresce dello 0,1% in euro e l'euro s'apprezza del 40%, la tua ricchezza aumenta. Sennò basterebbe svalutare per far crescere l'economia. Così non è.
??? ma tu fai la spesa in Svizzera o in Italia? quello che conta è la crescita del PIL in valuta nazionale, poco importa se, fuori dall'eurozona, con il mio stipendio non ho abbastanza soldi per comprare una macchina tedesca, ne compro una italiana e oltretutto faccio anche crescere l'economia; smettiamola di pensrare all'economia finanziaria e cominciamo a pensare all'economia reale (perchè oggi è l'economia reale (aziende e famiglie) ad essere in crisi)