tu al suo posto scriveresti nomi e cognomi rischiando, nel migliore dei casi, di non lavorare più per la PA e nel peggiore una montagna di cause (che dopo anni puoi pure vincere, ma intanto ti creano casini abnormi)?neongen ha scritto: Ora questo tizio spara a zero su tutto, ma a sostegno delle sue affermazioni riporta solo storielle verosimili tratte dalla sua "esperienza" personale; ma niente che sia verificabile.
Francamente non prendo per oro colato quel che scrive, ma stando alla mia esperienza con la PA non faccio fatica a credere che sia pratica diffusa designare i periti in base alle amicizie/clientelismo/favori (e che quindi, venendo meno la meritocrazia, questi ultimi è assai probabile che siano degli incompetenti) e che sia altrettanto diffuso tra gli avvocati evitare di causare rogne ai periti (ben sapendo che se stanno li è probabilmente perchè ce li ha messi qualcuno che ha più potere di un usciere); anche perchè in tutti gli ambiti della PA con cui ho avuto a che fare funzionava più o meno così, quindi non vedo perchè questa debba essere la famosa eccezione.
ripeto: "se un'idiota dice che il mare è bagnato, io mica mi metto a dire che è asciutto solo perchè di solito dice idiozie"Altra chiccaSia chiaro, non conosco la loro societa'. Non so dire, cioe', il perche' siano cosi'. Non sono mai stato in India, e onestamente spero di non andarci MAI. Non conosco esattamente la loro cultura, e quindi non so dire nemmeno perche', per quale influsso filosofico o per quale evento storico essa sia diventata cosi'. So soltanto quello che vedo, e mi sforzo di trovare un modello migliore possibile.
In sintesi, di quello che conosco degli indiani posso dire questo: un popolo abietto, meschino, essenzialmente malvagio.