d4z_c0nf ha scritto:masalapianta ha scritto:il punto che cerco di far capire è che nessuno ha necessità di un DE (a meno che per necessità si intenda anche la rigidità nel continuare a seguire un'abitudine sbagliata)
E sì per necessità intendo anche quello che hai messo tra parentesi.
in tal caso alzo le mani, ognuno è ovviamente liberissimo di fare quel che vuole, anche se quel che decide di fare è autolesionista.
Il punto sui cui credo di esser stato frainteso è che non dico che tutti dovrebbero usare il paradigma di UI attualmente più produttivo, ma che ognuno usasse quel che vuole, ma che non mi si venga a dire che è più produttivo un paradigma basato sulla gui o che è più facile da usare, perchè sono fesserie grosse quanto una casa.
E mi sembra normale che la necessità sia frutto delle abitudini, giuste o sbagliate che siano.
è normale nel senso statistico del termine, semplicemente perchè l'essere umano medio ha poca elasticità mentale (quindi si attacca all'abitudine anche quando capisce che è dannosa)
Ma non mi risulta difficile capire chi voglia un ambiente desktop, qualsiasi motivo lo spinga a volerlo. Il mercato, d'altro canto, lo offre e mi sembra leggittimo criticarne gli esemplari, se questi non rispettano le aspettative. Se il movimento open source si butta nel mercato DE e non riesce ad essere competitivo è normale che se ne apra una discussione critica.
a parte l'uso dei termini "mercato" e "competitivo" che mi trovano in disaccordo (il software libero per sua natura non può competere sullo stesso mercato di quello proprietario, semplicemente perchè le forme di business associate a questi due sono diverse (uno utilizza la vendita di servizi, mentre l'altro vende il diritto di uso) se parliamo di software non su commissione, come possono essere dei DE), quel che dici sposta la discussione sull'opportunità o meno di creare delle UI basate sulla gui sopra un sistema pensato e creato per utilizzare un altro paradigma di UI.
Senza mezzi termini _tutte_ (a parte quelle che si limitano a gestire le finestre e poco più) le UI basate sulla gui di gnu/linux
sono delle porcate immense, non per colpa dei programmatori, ma perchè non possono essere diversamente, visto che il sistema sopra cui si poggiano non è pensato per essere gestito così.
Poi se devo essere sincero il DE mi sembra la naturale evoluzione del concetto "computer per tutti" ( e con questo non voglio assolutamente dire che chi necessita dei DE è uno stupido, che sia chiaro), che mi sembra una piaga sociale non indifferente, una cosa di cui avrei fatto volentieri a meno, ovviamente considerando che se non fosse stato così anche io non ne avrei usufruito, ma credo sarebbe stato un prezzo equo da pagare.
no, la naturale evoluzione del concetto "computer per tutti" è un sistema embedded con hardware certificato per il software che ci gira sopra, software senza quasi alcuna possibilità di configurazione e che si interfacci solo con roba fortemente standardizzata; qualcosa di simile a roba come i tablet odierni che, pur essendo delle inutili porcherie castranti, permettono a tutti di giocherellare su internet, il problema è che a quel punto non parliamo più di "computer per tutti" perchè di computer non si può più parlare in quanto gli oggetti in questione servono solo alla fruizione bovina di alcuni contenuti, tagliando fuori tutto l'aspetto produttivo.
Mi spiego meglio (spero): l'internet democratica e orizzontale che conosciamo, è tale perchè, in luogo di pochi soggetti (perlopiù aziendali) che producono contenuti e tanti soggetti che si limitano a fruirne acriticamente (di solito quando un contenuto viene da grosso produttore si tende ad assorbirlo acriticamente, basti pensare a come si ponga la maggior parte delle persone nei confronti di quello che vedono in tv), è composta da molti soggetti indipendenti che producono contenuti e molti soggetti che ne fruiscono criticamente; questo perchè, ad oggi, i dispositivi per accedere ad internet sono mezzi per produrre contenuti oltre che per fruirne; se un domani (che è gia oggi), lo strumento principe per l'accesso alla rete fosse uno pensato quasi esclusivamente per la fruizione e non per la produzione, trasformeremmo internet in una versione evoluta della televisione.