Non facciamo scherzi
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Regole del forum
1) Citare sempre la versione di Slackware usata, la versione del Kernel e magari anche la versione della libreria coinvolta. Questi dati aiutano le persone che possono rispondere.
2) Per evitare confusione prego inserire in questo forum solo topic che riguardano appunto Gnu/Linux in genere, se l'argomento è specifico alla Slackware usate uno dei forum Slackware o Slackware64.
3) Leggere attentamente le risposte ricevute
4) Scrivere i messaggi con il colore di default, evitare altri colori.
5) Scrivere in Italiano o in Inglese, se possibile grammaticalmente corretto, evitate stili di scrittura poco chiari, quindi nessuna abbreviazione tipo telegramma o scrittura stile SMS o CHAT.
6) Appena registrati è consigliato presentarsi nel forum dedicato.
La non osservanza delle regole porta a provvedimenti di vari tipo da parte dello staff, in particolare la non osservanza della regola 5 porta alla cancellazione del post e alla segnalazione dell'utente. In caso di recidività l'utente rischia il ban temporaneo.
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- Loris
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Re: Non facciamo scherzi
Pure io ho letto la risposta di Pat http://www.itwire.com/business-it-news/ ... volkerding e ho scritto in home http://www.slacky.eu/slacky/Pagina_principale due righe...
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- aschenaz
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Re: Non facciamo scherzi
Tra l'altro, a Slackware è stata destinata l'ultima donazione mensile da parte di Distrowatch ( http://distrowatch.com/weekly.php?issue ... 7#donation ): solo 500 $, ma è il gesto che conta e, inoltre, è una delle cifre più alte di sempre...
- Vito
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Re: Non facciamo scherzi
già AlienBOB si era espresso dicendo che Slackware non sarebbe morta.
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Re: Non facciamo scherzi
La gente che vuole questo troverà distro consone alle loro esigenze.Caitlyn Martin ha scritto:I know this is sacrilege to hardcore Slackers but the 99% of the Linux community that doesn't use vanilla Slackware wants things like automated dependency resolution and the ability to configure their system without knowing which configuration files need to be edited and hand editing them at the command line.
Non capisco perchè questa gente vorrebbe appiattire il panorama GNU/Linux, così bello e vario, in tanti cloni Ubuntu-like.
Vogliono Ubuntu? Che se lo tengano...
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Re: Non facciamo scherzi
E dove li ha presi questi numeri?Caitlyn Martin ha scritto:but the 99% of the Linux community
Packages finder: slakfinder.org | Slackpkg+, per aggiungere repository a slackpkg
Codice: Seleziona tutto
1011010 1100101 1110010 1101111 - 0100000 - 1010101 1101110 1101111
Re: Non facciamo scherzi
ma,secondo voi?a prescindere le smentite che trovano il tempo che trovano
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Re: Non facciamo scherzi
Beh, mi pare che l'impegno di Pat (e dei suoi più stretti collaboratori), indipendentemente da chiarimenti o smentite, non lasci adito a dubbi di sorta...kommos ha scritto:ma,secondo voi?a prescindere le smentite che trovano il tempo che trovano
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Re: Non facciamo scherzi
Anche perchè la distribuzione, come potete notare, viene comunque sviluppata.aschenaz ha scritto:Beh, mi pare che l'impegno di Pat (e dei suoi più stretti collaboratori), indipendentemente da chiarimenti o smentite, non lasci adito a dubbi di sorta...kommos ha scritto:ma,secondo voi?a prescindere le smentite che trovano il tempo che trovano
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Re: Non facciamo scherzi
anche passando questi numeri, verrebbe da dire che questo 99% di coloro che vogliono risolte le dipendenze corrispondono a un 10^-5 dell'intera community di SlackwareCaitlyn Martin ha scritto:[..]the 99% of the Linux community that doesn't use vanilla Slackware wants things like automated dependency resolution and the ability to configure their system without knowing which configuration files need to be edited and hand editing them at the command line.
Anzi.. costoro non sono nemmeno da annoverare come utenti slackware, ma come semplici turisti di questa distribuzione.
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Re: Non facciamo scherzi
Il premio Pulitzer, ecco cosa ti darei. Ma come t'é venuta in mente la storia dei turisti?
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Re: Non facciamo scherzi
eh?!roberto67 ha scritto:Caitlyn Martin ha scritto:[..]the 99% of the Linux community that doesn't use vanilla Slackware wants things like automated dependency resolution and the ability to configure their system without knowing which configuration files need to be edited and hand editing them at the command line.
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Re: Non facciamo scherzi
Io rientro sicuramente in quel 99%. La mancata gestione delle dipendenze è una delle poche caratteristiche di Slackware che non amo.Vito ha scritto:eh?!roberto67 ha scritto:Caitlyn Martin ha scritto:[..]the 99% of the Linux community that doesn't use vanilla Slackware wants things like automated dependency resolution and the ability to configure their system without knowing which configuration files need to be edited and hand editing them at the command line.
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Re: Non facciamo scherzi
Capisco benissimo, sia inteso. Infatti, anche se per lo slacker fare le cose a mano è una libidine, credo che nessuno di noi ne abbia sempre il tempo e il 'tasto magico' farebbe certamente comodo (e infatti ci sono dei tool appositi per chi li vuole). Ma qual è il prezzo di consentire modifiche upstream dei pacchetti? Il prezzo è intaccare la proverbiale stabilità di questa distribuzione. Penso che con una scelta del genere non dovrebbe chiamarsi più Slackware. E che il vero slacker accetti volentieri questa filosofia, l'unica -a mio modetissimo avviso- che consente di sentirsi veramente il padrone assoluto del proprio sistema.Bart ha scritto:Io rientro sicuramente in quel 99%. La mancata gestione delle dipendenze è una delle poche caratteristiche di Slackware che non amo.Caitlyn Martin ha scritto:[..]the 99% of the Linux community that doesn't use vanilla Slackware wants things like automated dependency resolution and the ability to configure their system without knowing which configuration files need to be edited and hand editing them at the command line.
Se potessimo aprire un sondaggio mi piacerebbe sapere qual è il motivo principale per cui abbiamo scelto slackware.
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Re: Non facciamo scherzi
AlienBOB ha scritto:First about the Slackware web server. I know, people, that we have been without http://www.slackware.com/ for a few weeks now, but rest assured that the site will eventually be back. Either we put the old web site code on a temporary server or we wait a little longer and publish a new site based on a new CMS. It all pretty much depends on how much time we can volunteer for this – it is mostly handled by a few people in the coreteam. Pat should focus on Slackware and make sure we get a new stable release at some point – there is a lot to do still on that front.
qui c'è il post completo.
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