Per piacere, discutere si, ma senza dire sciocchezze!! Letta l'abbiamo votato noi italiani, non l'Europa.rik70 ha scritto: E invece questi ci impongono prima Monti e adesso Letta: ma stiamo scherzando?
ancora sulla crisi europea
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Re: ancora sulla crisi europea
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Re: ancora sulla crisi europea
Proprio per questa ragione non ci dovevamo entrare.Trotto@81 ha scritto:L'Italia aveva già i suoi problemi strutturali, l'Euro li ha solo accentuati, ma non ci ha distrutti, perlomeno ancora.
C'hanno detto che un sistema monetario stabile c'avrebbe permesso di vendere i nostri prodotti all'estero. Sta succedendo l'esatto contrario.
Nel mio comune l'azienda di trasporti locale ha rinnovato il parco macchine. Tutti gli autobus nuovi sono Mercedes!! E a me fanno pagare il parcheggio - la stessa azienda - nonstante sia residente.
Capito com'è il giro e quanto mi girano?
Ultima modifica di rik70 il gio 3 ott 2013, 14:21, modificato 3 volte in totale.
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Re: ancora sulla crisi europea
Si però ascolta, non sono sciocchezze.Trotto@81 ha scritto:Per piacere, discutere si, ma senza dire sciocchezze!! Letta l'abbiamo votato noi italiani, non l'Europa.rik70 ha scritto: E invece questi ci impongono prima Monti e adesso Letta: ma stiamo scherzando?
Io non replico più a questo thread se usi questi termini.
Ve lo lascio tutto, senza offendermi... ci mancherebbe.
Ma non mi venire a dire che Monti e Letta li abbiamo scelti noi perché non esiste. I nomi e i cognomi li sanno tutti ormai.
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Re: ancora sulla crisi europea
Nella stessa situazione fuori dall'Europa unita sarebbe successo ugualmente, vedi Amato. Ci sono state le elezioni e il Capo dello Stato ha esercitato le sue funzioni scritte nella Costituzione.rik70 ha scritto: Si però ascolta, non sono sciocchezze.
Io non replico più a questo thread se usi questi termini.
Ve lo lascio tutto, senza offendermi... ci mancherebbe.
Ma non mi venire a dire che Monti e Letta li abbiamo scelti noi perché non esiste. I nomi e i cognomi li sanno tutti ormai.
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Re: ancora sulla crisi europea
non è estremismo, è quello che dicono i dati; poi possiamo anche ignorare i dati e procedere per via ideologica (come fa chi sostiene l'euro), ma non è un modo di fare che porta lontanoTrotto@81 ha scritto:Per me non c'è un solo fattore determinante, non possiamo essere così estremisti in questo ragionamento.
eh?? dai uno sguardo alla nostra bilancia dei pagamenti, poi torna a dirmi che l'export va bene:Il nostro esport non va male,
http://derp.co.uk/1eced
per la millesima volta: è anche la domanda interna che va male (ma è una conseguenza non una causa); va male perchè a fronte di una grossa crisi di bilancia dei pagamenti (il perchè l'ho spiegato nel precedente post), grazie al patto di stabilità, fiscal compact, ecc.. accade che:è il mercato interno in crisi nera.
1) la gente compra roba di produzione estera perchè con l'euro forte la roba italiana non conviene
2) siamo costretti a creare disoccupazione per svalutare i salari (per abbassare il tasso di inflazione e cercare così di tornare a competere sui mercati esteri) e, creando disoccupazione e svalutando i salari, la gente ha meno soldi da spendere, quindi compra meno roba, quindi il mercato interno va in crisi (ma vedi bene che è una conseguenza, non una causa)
per favore evitiamo di fare disinformazione, i dati ci dicono una cosa sola, vediamo di studiarli; se vuoi puoi scaricarti i dati di FMI, Eurostat, ecc.. come fogli di calcolo e studiarteli, oppure ho gia consigliato un testo divulgativo ma che approccia alla cosa con rigore scientifico (i dati sono gli stessi, ma sono gia organizzati in comodi grafici, inoltre fornisce un'infarinatura di base anche a chi di economia non sa una mazza):
http://goo.gl/3VRYH4
basta fare disinformazione su base ideologica; sono convinto che tu sia in buona fede, magari perchè hai sentito le cose che affermi al tg, o su un giornale o vattelappesca, ma chi le ha riportate non era altrettanto in buona fede, visto che i dati raccontano tutta un'altra storia.
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Re: ancora sulla crisi europea
No, l'attuale Presidente della Repubblica sta esercitando le sue funzioni fuori dal dettato Costituzionale.Trotto@81 ha scritto:Ci sono state le elezioni e il Capo dello Stato ha esercitato le sue funzioni scritte nella Costituzione.
Su questo non ci sono dubbi. Ciò non toglie che la classe politica attuale è succube di Bruxelles, che si permette di far sapere quale governo va bene e quale no. E garante di tutto questo è l'attuale Presidente della Repubblica.Se il Porcellum è una porcata non è colpa di Bruxelles!
Ultima modifica di rik70 il gio 3 ott 2013, 15:50, modificato 1 volta in totale.
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Re: ancora sulla crisi europea
quali?Trotto@81 ha scritto:L'Italia aveva già i suoi problemi strutturali,
quindi dobbiamo aspettare che il cambio forte, le dissennate politiche del patto di stabilita e del fiscal compact e un massiccio spostamento del debito pubblico da spesa primaria a spesa per interessi ci distruggano del tutto?l'Euro li ha solo accentuati, ma non ci ha distrutti, perlomeno ancora.
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Re: ancora sulla crisi europea
Torniamo sempre allo stesso punto; ci sono altrettanti illustri economisti che con rigore possono affermare il contrario.
Non dobbiamo abbattere il sistema, ma migliorarlo. Quel grafico sull'esportazione di capitali non serve a nulla perchè generico.
Ci sono capitali che vendono solo all'estero nonostante vengano prodotti esclusivamente in Italia, con evidente impatto positivo sul lavoro.
Non dobbiamo abbattere il sistema, ma migliorarlo. Quel grafico sull'esportazione di capitali non serve a nulla perchè generico.
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Re: ancora sulla crisi europea
concordo:rik70 ha scritto:No, l'attuale Presidente della Repubblica sta esercitando le sue funzioni fuori dal dettato Costituzionale.Trotto@81 ha scritto:Ci sono state le elezioni e il Capo dello Stato ha esercitato le sue funzioni scritte nella Costituzione.
Se il Porcellum è una porcata non è colpa di Bruxelles!
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/04 ... le/570650/
ricordiamo inoltre che la modifica della costituzione per inserire una norma (pareggio di bilancio) incostituzionale (secondo Guarino, uno dei nostri massimi giuristi) è avvenuta sotto l'egida di Napolitano.
Ma di chi fa gli interessi Napolitano?
http://www.corriere.it/economia/11_dice ... 83b7.shtml
http://qn.quotidiano.net/economia/2012/ ... rada.shtml
non sembra faccia i nostri.
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Re: ancora sulla crisi europea
non è vero, i dati dicono una cosa soltanto, cortesemente studiali e poi se ne riparla; se poi vuoi usare il principio di autorità, la quasi totalità dei massimi economisti al mondo (Krugman, Stiglitz, Sen, ecc..) sono concordi nell'affermare quanto ti ho appena spiegatoTrotto@81 ha scritto:Torniamo sempre allo stesso punto; ci sono altrettanti illustri economisti che con rigore possono affermare il contrario.
perchè? di unioni valutarie nella storia ne sono state fatte bizzeffe e ne sono state distrutte altrettanteNon dobbiamo abbattere il sistema,
1) non è un grafico sull'esportazione dei capitali ma la nostra bilancia dei pagamentiQuel grafico sull'esportazione di capitali non serve a nulla perchè generico.
2) che significa "generico", la bilancia dei pagamenti è quella
ci sono anche aziende italiane floride, nonostante la recessione, ma l'economia funziona su base statistica non sui singoli esempiCi sono capitali che vendono solo all'estero nonostante vengano prodotti esclusivamente in Italia, con evidente impatto positivo sul lavoro.
Ultima modifica di masalapianta il gio 3 ott 2013, 18:47, modificato 3 volte in totale.
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Re: ancora sulla crisi europea
Aggiungici anche che l'attuale Presidente della Repubblica, nonchè i Presidenti del Senato e della Camera, hanno acconsentito a che l'art 138 della Costituzione venga modificato dal Governo, attraverso una delega che solo formalmente passa per il Parlamento.masalapianta ha scritto: ricordiamo inoltre che la modifica della costituzione per inserire una norma (pareggio di bilancio) incostituzionale (secondo Guarino, uno dei nostri massimi giuristi) è avvenuta sotto l'egida di Napolitano.
Ma di chi fa gli interessi Napolitano?
http://www.corriere.it/economia/11_dice ... 83b7.shtml
http://qn.quotidiano.net/economia/2012/ ... rada.shtml
non sembra faccia i nostri.
Ma ancora più a monte, l'art. 138 della Costituzione è uno di quegli articoli che non può essere soggetto a revisione Costituzionale, per opinione pressoché unanime dei costituzionalisti. Meno che mai può essere modificato dal Governo, anche su delega.
In breve: l' art. 138 non può modificare se' stesso.
L'art 138 potrebbe essere emendato solo nell'ambito di un procedimento di "riscrittura" della Costituzione, non di revisione - come disciplinata dall'articolo in questione.
Quindi ci vorrebbe una nuova assemblea Costituente. Siamo di fronte pertanto a fatti di una gravità inaudita.
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Re: ancora sulla crisi europea
La fonte è forse di parte, non so a cosa alluda quella "svalutazione interna", ma se riuscite a trovare la fonte originale fate un fischio.La scorsa settimana il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha consegnato al nostro Paese un rapporto dettagliato sullo stato di emergenza dell’Italia. Uno studio di 300 pagine che evidenzia la drammaticità dei nostri problemi strutturali.
Il rapporto informa che il saldo della nostra bilancia dei pagamenti è migliorato solo per un calo delle importazioni dovuto all’austerità e al calo dei consumi ed è destinato a tornare in negativo.
Avvisa che senza una svalutazione interna di almeno il 10% il Paese non tornerà competitivo.
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Re: ancora sulla crisi europea
non ho trovato la fonte comunque, prendendo per buono quanto riportato, è chiaro a cosa si riferiscano; quando parlano di "problemi strutturali" si riferiscono allo stato sociale che nella loro mente bacata non dovrebbe esistere o dovrebbe essere pesantemente ridimensionato (quindi parliamo di sistema sanitario nazionale, sistema pensionistico, ecc..), quelli che per loro son problemi, per le persone civili sono una delle basi fondanti di una nazione civile.rik70 ha scritto:La fonte è forse di parte, non so a cosa alluda quella "svalutazione interna", ma se riuscite a trovare la fonte originale fate un fischio.La scorsa settimana il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha consegnato al nostro Paese un rapporto dettagliato sullo stato di emergenza dell’Italia. Uno studio di 300 pagine che evidenzia la drammaticità dei nostri problemi strutturali.
Il rapporto informa che il saldo della nostra bilancia dei pagamenti è migliorato solo per un calo delle importazioni dovuto all’austerità e al calo dei consumi ed è destinato a tornare in negativo.
Avvisa che senza una svalutazione interna di almeno il 10% il Paese non tornerà competitivo.
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Sul saldo della bilancia dei pagamenti l'FMI ha ragione, l'austerità non funziona se non come blando palliativo che migliora le cose temporaneamente, perchè se da una parte, in conseguenza della disoccupazione e della svalutazione salariale, l'import diminuisce, è anche vero che la domanda interna crolla (perchè la gente non ha soldi da spendere) e le aziende chiudono o vengono svendute a capitali esteri (perchè con l'euro forte e la pressione fiscale più alta d'europa non esportano e con l'abbattimento della domanda interna non vendono manco sul mercato interno).
Per questo applicare politiche economiche pro-cicliche (l'austerità) durante una recessione è demenziale, e non lo dico io ma qualunque economista sano di mente, perfino un liberista di ferro come Friedman propugnava l'applicazione di politiche economiche espansive (spesa a deficit) in tempo di recessione.
Quando parlano di "svalutazione interna" si riferiscono ad una svalutazione competitiva interna; in sostanza la letteratura scientifica ci dice che un paese, a livello di politiche economiche, per rendersi più competitivo sui mercati esteri può fare due cose:
1) svalutare la moneta (cosa per noi impossibile per via dell'euro)
2) fare una svalutazione competitiva interna, e cioè far scendere il tasso di inflazione (se i prezzi delle nostre merci scendono, le merci risultano più appetibili all'estero) attraverso una svalutazione dei salari (se i salari si svalutano, la domanda interna cala e quindi per la legge della domanda e dell'offerta, anche i prezzi); questo si fa, come ho gia spiegato, distruggendo i diritti dei lavoratori e facendo aumentare la disoccupazione (con politiche economiche pro-cicliche, sempre la suddetta austerità)
capito quanto è criminale ed in malafede questo tipo di posizione? da una parte ammettono che l'austerità che ci hanno imposto non funziona e poi chiedono che adottiamo maggiore austerità per svalutare i salari e far scendere il tasso di inflazione per renderci più competitivi sui mercati esteri.
L'eurozona ha creato una lotta fratricida tra le nazioni europee, che fanno a gara a chi svaluta di più i salari per ottenere il maggiore vantaggio sugli altri in termini di tassi di inflazione; a questo punto della gente imbecille, ma in buona fede, imporrebbe a livello comunitario un pareggio tra import ed export per evitare che un'economia cannibalizzi tutte le altre (quel che sta facendo la Germania, che ha 2000 miliardi di surplus, con i PIIGS); invece no, ci chiedono di fare una gara al ribasso; una gara in cui chi perde sono i lavoratori i cui salari vengono rasi al suolo per abbassare il tasso di inflazione.
Una persona intelligente ed in buona fede invece applicherebbe politiche economiche keynesiane, svalutando la moneta, spendendo a deficit, recuperando sovranità monetaria (per spostare buona parte della spesa pubblica, da spesa per interessi a spesa primaria) ed eventualmente indicizzando i salari, ma sarebbe chiedere troppo, già l'intelligenza è una pretesa enorme, ma addirittura chiedere anche la buona fede è pura utopia.
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Re: ancora sulla crisi europea
Insomma alla fine della fiera questi dovranno:
1 - tagliare la spesa pubblica, dunque lo stato sociale;
2 - tagliari i salari e il costo del lavoro;
3 - abbassare le tasse.
E noi dovremmo farci la guerra come cani per cercare di acquisire competenze per guadagnare salari alti e pagarci tutto, acqua compresa, sperando di non morire strada facendo.
In sostanza abbiamo delegato il nostro futuro, il come dobbiamo vivere e relazionarci col prossimo a chi ci dovrebbe rappresentare; i quali, a loro volta, hanno già delegato ad altri senza chiederci nemmeno se siamo d'accordo.
Interessante.... come lo vogliamo chiamare tutto questo: democrazia?
1 - tagliare la spesa pubblica, dunque lo stato sociale;
2 - tagliari i salari e il costo del lavoro;
3 - abbassare le tasse.
E noi dovremmo farci la guerra come cani per cercare di acquisire competenze per guadagnare salari alti e pagarci tutto, acqua compresa, sperando di non morire strada facendo.
In sostanza abbiamo delegato il nostro futuro, il come dobbiamo vivere e relazionarci col prossimo a chi ci dovrebbe rappresentare; i quali, a loro volta, hanno già delegato ad altri senza chiederci nemmeno se siamo d'accordo.
Interessante.... come lo vogliamo chiamare tutto questo: democrazia?
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Re: ancora sulla crisi europea
Per te una revisione del Paese non è nemmeno plausibile?masalapianta ha scritto: Una persona intelligente ed in buona fede invece applicherebbe politiche economiche keynesiane, svalutando la moneta, spendendo a deficit, recuperando sovranità monetaria (per spostare buona parte della spesa pubblica, da spesa per interessi a spesa primaria) ed eventualmente indicizzando i salari, ma sarebbe chiedere troppo, già l'intelligenza è una pretesa enorme, ma addirittura chiedere anche la buona fede è pura utopia.
Combattere l'evasione, la criminalità e rendere efficiente il servizio sanitario basterebbe a far diventare l'Italia molto competitiva, perchè a parità di condizioni troveremmo le risorse per fare gli investimenti necessari alla crescita, come infrastrutture, istruzione, ambiente e turismo, tagli al cuneo fiscale, tagli al debito pubblico e compagnia bella. Ti garantisco che sono cose più semplici da attuare perchè dipendono in primis da noi Italiani.