il tuo discorso e' corretto ma imho inverti la causa con l'effetto: non e' che la gente non deleghi la gestione del pc a terzi perche' non ci sono professionisti che lo sappiano fare, bensi' non ci sono professionisti che lo sanno fare perche' non c'e' alcuna domanda nel mercato.conraid ha scritto:è questo il vero problema secondo memasalapianta ha scritto: quindi, per assurdo, il difetto di policykit non e' in policykit, ma nel fatto che, essendo astratto quanto basta, permette ad un utente, che non sa una mazza di come funzionino le cose a livello sottostante, di fare cose di cui non ha cognizione (per questo e' indicato in ambienti laddove chi gestisce non e' chi usa e chi gestisce ha le idee ben chiare su come funzionino le cose).
prendi ad esempio Fedora, dove avevano previsto la possibilità all'utente comune di installarsi i pacchetti (se certificati), così come la possibilità di fare "sudo" ed essere root senza conoscerne la password in altre distribuzioni (dove in realtà root non esiste).
Io li vedo come approcci sbagliati a tecnologie che in teoria non lo sono, un po' come brontolare che c'è sudo, policykit, e poi lanciare un comune browser con i privilegi di root.
Il vero problema è che la diffusione di linux ha spinto ad imitare alcuni comportamenti di windows perché gli utenti vogliono questo, c'è poco da fare.
Ed ecco che i DE hanno dovuto integrarsi con il sistema in modo così stretto che alla fine è stato quasi necessario costruirci un layer che limitasse queste possibilità. Altrimenti succedeva ovunque, come si legge anche qui nel forum, che per evitare la noia di fare due login si usa root come utente standard. In questo scenario, cioè con un utente che può fare tutto, allora non ci sarebbe bisogno di sudo, policykit, etc... tanto che perfino in ambiente Windows questi scenari sono visti male in ambito aziendale.
Noi la vediamo con gli occhi di chi "lavora" in certi ambiti, in certi modi, ma purtroppo o per fortuna (visto che questo porta anche al diffondersi di driver, etc...) linux è diventato un sistema operativo usato anche da chi non ha conoscenza del computer, e qui entra il gioco il tuo discorso sul meccanico.
Io porto l'auto dal meccanico per qualsiasi cosa, perché non ci capisco niente, ma non ci porto il pc, nemmeno per cambiare un hd. Questo non solo perché qualcosa capisco, ma perché i "meccanici" disponibili all'utenza home ne capiscono meno di me, e chi ne capisce più di me a livello software è poi limitato a windows o i più brillanti a ubuntu. Io ho lavorato per un po' assieme ad un tecnico che a livello hardware ne capiva molto, e mi faceva notare delle cose fatte da altri presunti "bravi tecnici" da mani nei capelli. Certo, posso trovare anche meccanici poco bravi, ma la percentuale secondo me è ben diversa.
Diverso il discorso di una gestione di una rete ampia aziendale, dove mi sembra di capire che policykit ha il suo punto di forza, li i tecnici preparati li trovi se vuoi, al giusto prezzo in quel contesto.
Naturalmente faccio un discorso semplicistico e poco "professionale", dettato più da riflessioni sociologiche e non tecniche. Magari gli sviluppatori non hanno pensato minimamente a queste cose, ed hanno adottato queste soluzioni esclusivamente perché le ritengono tecnicamente migliori
Quindi il problema, a mio avviso, e' che l'home computing e' nato in un ambiente totalmente hobbystico (chi ai tempi era abbastanza grande se lo ricordera' sicuramente), laddove il fai da te piu' che una scelta obbligata era una scelta desiderata (senno' che hobby e'? ); questo ha formato, nel senso comune, l'abitudine a gestire l'home computing in maniera hobbystica, anche da parte di chi non lo approccia per hobby; ed e' mooolto ma mooooolto difficile cambiare qualcosa che si e' radicata nel senso comune delle persone.
A dimostrazione di questo, se provi a chiedere a tutte le persone che conosci e che usano un pc a casa, vedrai che la maggior parte adotta il fai da te non perche' ha cercato qualche tecnico cui delegare la gestione ma non lo ha trovato, ma perche' non ci ha neanche provato a cercarlo, visto che quelli che conosce fanno da soli e quindi "si fa cosi'".
Il problema poi, volendo scavare a fondo, e' anche piu' complesso:
oggigiorno la gestione di un sistema operativo per home computing e' moooolto piu' complessa di quanto non fosse anni fa, se davvero si volese delegare a terzi la sua gestione si dovrebbe quasi prevedere una brandina per il tecnico nella stanza degli ospiti e tenerlo in casa h24; il punto e' che o si prevede la distribuzione di sistemi operativi preconfigurati, molto poco customizzabili dall'utente e su hardware assolutamente standardizzato (come gli smart phone moderni ad esempio) che consentano all'utente di assolvere a quegli N compiti per cui sono stati pensati, non abbiano problemi di compatibilita' hardware/software e non richiedano customizzazioni o configurazioni particolari a parte quelle necessarie, oppure la si smette di pensare che un pc per l'utente debba essere come una lavatrice a ivello di conoscenze da acquisire per la sua corretta gestione.
In tal senso chi e' sulla buona strada e' apple che distribuisce i suoi sistemi su hardware standardizzato (che scongiura qualunque problema di compatibilita') con la gestione del sistema operativo semplificata, anche se non abbastanza, non e' certo al livello dei sistemi per smart phone; il problema per quest'ultima cosa e' che l'utente medio non vuole studiare una cippa ma al contempo pretende (vai a capire perche') di avere un sistema la cui configurazione e gestione e' molto complessa.