Quale Linux?

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sagredo
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Quale Linux?

Messaggio da sagredo »

Saluti a tutti.
Ecco il mio problema.
Sono linuxiano da almeno 20 anni. Inizialmente con RedHat, forse 5.
Dopo RH9 sono passato a Scientific Linux, principalmente perché nel mio ambiente di lavoro era più naturale.
Per chi non conoscesse SL: è una distribuzione basata su RedHat Enterprise Linux, nel senso che ne usa il kernel e tutta la struttura, incluso rpm per i package.
E' sviluppato e gestito al Fermilab di Cicago (lab. di fisica delle alte energie) e quindi orientato ad applicazioni utili ai fisici in genere.
E allora? direte voi...

Come ho già scritto nella presentazione, uso ancora la versione 6.2, che risale ad almeno 10 anni fa, e sentivo da tempo il bisogno di aggiornarmi. Intanto SL è arrivato alla 7.9
Però più o meno un anno fa è arrivata la notizia che non ci sarebbe mai stato un SL8, sebbene ci sia RHEL8. Anzi, che il Fermilab avrebbe chiuso il supporto a SL. Mi pare che SL7.9 sarà ancora mantenuto per circa 3 anni.

A questo punto ho cominciato a pensare (in queste cose sono molto lento) e ho provato a spostarmi su CentOS, che è pure basato su RHEL ed ha la versione 8.
L'ho installato e ho cominciato a orientarmi, quando è arrivata un'altra tegola: CentOS è stato acquistato da IBM, che intende usarlo (se ho capito bene) come ambiente di sviluppo e quindi non ne garantisce la stabilità.
Chissà se qui c'è qualcuno che può chiarirmi meglio la situazione?
Certo è che la stabilità è la caratteristica di cui più sento il bisogno, anche per la mia età.

Conclusione: non so che pesci pigliare, e fra le opzioni ho considerato anche Slackware.
Ho quindi bisogno di qualche chiarimento, che non ho ottenuto leggendo le informazioni che ho trovato.

Spiego di che cosa ho bisogno e come so muovermi in un ambiente Linux.
Per la mia attività quotidiana (rapporti con corrispondenti, lavoro didattico/scientifico) ho prima di tutto bisogno assoluto di TeX. Con SL è distribuito texlive, e vorrei potermi tenere a quello, aggiornando la versione (la mia è 2012).
Suppongo che slackware non contenga TeX, ma non sarebbe un problema perché potrei installarlo dagli rpm. A patto di non trovarmi problemi di dipendenze...
Vorrei poi LibreOffice, e vale quanto sopra.
Dimenticavo: thunderbird come cliente di posta e firefox come browser.
Altre applicazioni sono meno vitali e credo darebbero meno problemi; penso a maxima, gimp, gnuplot ... e non voglio farla troppo lunga.
Quanto al desktop manager, ora sono abituato a gnome, credo 2. In passato ho usato KDE.
Con CentOS8 è distribuito di default gnome3, che non mi piace affatto, ma avevo installato un KDE (plasma?). Che cosa è disponibile con slackware?

Come domande generali:
- mi pare che slackware non includa un gestore di packages tipo yum di RedHat. Con che cosa lo si rimpiazza? Ho visto che esiste rpm2tgz.
- molte applicazioni usano interfacce grafiche che si basano su librerie credo standard. Questo è un mio limite: non so bene quali siano queste librerie: glib? Altre?

Non sono del tutto a digiuno del macchinario interno di Linux: so controllare e configurare partizioni, so qualcosa di LVM, so modificare a mano grub.conf o fstab. So compilare con gcc (sempre che non nascano problemi con le librerie).
Sono però ben lontano dai "guru" :)
Elio

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Rama
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Re: Quale Linux?

Messaggio da Rama »

TeX, Gimp, gnuplot ci sono, LibreOffice no, c'è Calligra, ma io uso Libreoffice, facilmente installabile;
Thunderbird e Firefox ci sono ma io preferisco scaricarli dal loro sito e metterli in una partizione condivisa tra le varie distro che uso e linkare in esse l'esecutivo, così mi basta aggiornarli solo una volta e mantenere le stesse impostazioni, pass, ecc... per tutte;
come DE hai KDE o Plasma che dir si voglia che uso normalmente per gli effetti spezziali, poi Xfce, più leggero ma con le macchine attuali non ha importanza, e mezza dozzina di quasiDE veramente minimali ma velocissimi e richiedenti pochissime risorse, come fluxbox, non c'è Gnome -fortunatamente, l'usa mio fratello e lo detesto per come è diventato mentre agli inizi era quello che preferivo;
di default non c'è un gestore dei pacchetti, cioè che curi anche le dipendenze, ma puoi metterlo in seguito, comunque io non l'uso e mi trovo benissimo;
da ultimo: stai tranquillo, la tua conoscenza di Linux è di almeno un ordine di grandezza superiore alla mia, inoltre, per anni ho avuto come hobby il provare le distro più svariate e alla fine quella che mi ha dato meno problemi e risultata più efficiente è stata la Slack;
mi raccomando: iscriviti a majordomo, così ti arriveranno mail con i link agli aggiornamenti di sicurezza -purtroppo solo per i pacchetti della distro, ma a quanto ho capito ti servirebbe solo tenere d'occhio Libreoffice;
se non vuoi iscriverti puoi consultare regolarmente questa pagina: http://www.slackware.com/security/;

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Re: Quale Linux?

Messaggio da aschenaz »

Ciao.
Slackware è la distro ideale se vuoi avere contezza di come funziona Linux, ma con la gestione dei pacchetti, dipendenze etc. devi smanettare un pochino (anche se oggi le cose sono molto più easy rispetto ai primi tempi).

Altrimenti, per una distro più user-friendly, di recente ho avuto modo di provare la Manjaro, derivata da Arch Linux: è veramente una scacciapensieri.

sagredo
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Re: Quale Linux?

Messaggio da sagredo »

Grazie a entrambi.
Ma ora sono praticamente perso. Non per colpa vostra, ma perché ho curiosato in Salckware64, nel thread sulla versione 15 e ho trovato un sacco di cose che non so.
Non vorrei annoiarvi, quindi chiederei piuttosto: esiste una guida, che spieghi cose come current, aggiornamenti, le basi della struttura dei directories (che ovviamente è del tutto diversa da quella di SL cui sono abituato)?

Come domanda specifica: al momento presente uno che inizi a usare slackware, come il sottoscritto, che deve fare? Aspettare il release del 15.0? Installare il 14.2, anche se ha 6 anni sul groppone? Oppure il "current", che non so che cos'è?

Giusto per informazione: Scientific Linux 6.2 l'ho installato 10 anni fa e non ho mai fatto modifiche, patches e simili.
Ho solo dovuto aggiornare qualche libreria quando cercavo di installare un package più recente (e non di rado ho fatto fiasco).
Qualche volta ho cambiato la versione del kernel, ma non mi è mai sembrato che fosse indispensabile.
Qui sembrerebbe che la musica sia diversa. Che si debba stare sempre sul chi vive... E' un'impressione sbagliata?
Elio

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Re: Quale Linux?

Messaggio da Gulp »

Benvenuto Sagredo,

ti giro qualche link, in modo che possa farti un'idea più precisa.

README: https://slackware.mirror.garr.it/slackw ... README.TXT

Documentazione ufficiale: https://docs.slackware.com/slackbook:intro_to_slackware

Lista package, solo repository ufficiale: https://packages.slackware.com/

Slackbook: http://www.slackbook.org/html/index.html

Che cos'è la -current? https://docs.slackware.com/slackware:current

Penso che per farsi un'idea sia sufficiente.

roberto67
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Re: Quale Linux?

Messaggio da roberto67 »

Ciao sagredo, benvenuto nel gruppo.

Nemmeno io sono un guru, sono tra i fanalini di coda qui, ma nessuno me lo ha fatto mai pesare :-).
Mi sento di darti questi consigli.

- non credo sia una buona idea iniziare con la current, che è la versione di sviluppo, perchè il processo di installazione dei pacchetti aggiuntivi e di aggiornamento del sistema può essere un po' frustrante all'inizio. Come avrai letto, a breve (ma conoscendo Pat potrebbero passarci anche altri 4 mesi) sarà rilasciata la 15.0. La 14.2 non te la consiglierei se non hai assoluta fretta (ma non mi pare) perchè è molto datata e perchè poi ti troveresti nelle stesse acque attuali, ovvero avere una distribuzione da aggiornare completamente.

- è vero che non c'è un gestore *ufficiale* dei pacchetti che risolve le dipendenze, ma dei gestori di pacchetti non ufficiali ci sono, e sono da usare con giudizio. Mi spiego: la repository SBo.org è così ben testata e affidabile che è possibile farci affidamento e utilizzare dei gestori di pacchetti che ti risolvono le dipendenze. Io ad esempio uso sboui (perchè ha una interfaccia con un menù che mi fa comodo), ma anche sbotools. Dentro la repository di SBo ci trovi quasi tutto, per lo meno quello che hai scritto.
Una cosa da sapere è che i pacchetti di SBo vengono compilati sulla tua macchina, prima di essere installati. Il tornaconto è che quando tiri giù tutte le dipendenze di ciò che stai installando le compili sulla tua macchina e hai una probabilità molto elevata che vadano bene (anche per gli altri pacchetti che le richiedono, se aggiorni anche questi).

- esistono poi i pacchetti di Alienbob (Eric Hameleers https://alien.slackbook.org/blog/, le sue cose sono qui http://www.slackware.com/~alien/) che è uno dei principali collaboratori di Patrick Volkerding. E' lui che rilascia i pacchetti già compilati di Libreoffice, ma anche di Chromium e di altri programmi molto corposi e indispensabili che sarebbe un problema compilarsi da soli. Anche su questa repository la community ripone una fiducia assoluta, quindi da qui si scaricano direttamente i binari che Alien ha già testato sulla distribuzione pulita.

- poi ovviamente ci sono tanti altri utenti slackware che mettono a disposizione le loro repository oppure i loro "Slackbuild" (sarebbero gli script che consentono di creare i pacchetti a partire dai sorgenti).

- per gestire l'installazione e gli aggiornamenti dei pacchetti slackware e delle proprie repository preferite (ad esempio Alienbob, ma persino SBo) normalmente si usa slackpkg (con l'aggiunta di slackpkg+, che è una estensione che consente di gestire le repository di terze parti). Sull'uso di slackpk/slackpkg+ ne parliamo magari a parte, ma è semplice.

- tieni presente che i vari slackpg, sboui etc che ho nominato sono programmi che utilizzano a loro volta il gestore nativo dei pacchetti, che si chiama pkgtools, che all'inizio andrebbe comunque visto.

Per concludere, posso dirti che gestire una slackware non è difficile come si dice là fuori, sopratutto se uno ha già esperienza di linux. Col vantaggio che impari tantissimo dal suo utilizzo, che hai una stabilità superiore alla media delle altre distribuzioni (per tenermi basso) e che il tutto è sotto il tuo controllo assoluto. E ho idea che quest'ultimo requisito sia per te fondamentale :-).
Ultima modifica di roberto67 il dom 22 ago 2021, 9:29, modificato 2 volte in totale.

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Rama
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Re: Quale Linux?

Messaggio da Rama »

sagredo ha scritto:
sab 21 ago 2021, 9:01

Qui sembrerebbe che la musica sia diversa. Che si debba stare sempre sul chi vive... E' un'impressione sbagliata?
sì, dovuta al fatto che hai letto della current, la quale essendo in continua evoluzione richiede una manutenzione continua;
io fino a pochi mesi fa ho usato tranquillamente la 14.2, limitandomi a fare gli aggiornamenti di sicurezza che sono ben pochi, diciamo due o tre al mese;
al tuo posto aspetterei che esca la 15, anche se ora la current è congelata e dovrebbe richiedere ben pochi aggiornamenti;
sulla Slack c'è il magnifico (eccheccavoli, credo ci siano dieci pagine con figure che spiegano come partizionare il disco!) manuale di Mauro Sacchetto che trovi qui http://vilnet.it/docs/Slackware%20for%20dummies.pdf ma tieni presente che molte cose sono cambiate, nel senso che sono semplificate e automatizzate;
ti consiglio di lasciar perdere il gestore di pacchetti e dipendenze, quello che ti serve è già tutto nel dvd salvo Libreoffice;
quanto alle librerie ci sono già tutte;
quando installi puoi scegliere di installare tutto, ma perché farlo? basta metterci un po' più di tempo e scegliere l'opzione MENU (? già da giovane avevo scarsa memoria, figuriamoci adesso, nel caso mi si correggerà) che per ogni gruppo di pacchetti ti dà la possibilità di scegliere quali installare, la maggior parte sono già segnati come tali e quello che occorre è in realtà decidere quali non installare, ad es. se vuoi usare Libreoffice non ti serve Calligra;
lo so, sembra complicato ma ti racconto la mia esperienza con Linux: spaventato da quanto leggevo in rete non mi sarei mai sognato di installare la Slack, misi su quelle che si diceva fossero più facili, con la conseguenza di crash, rallentamenti ecc... provai quindi ad installare la Debian ed ebbi la sfortuna di pescare l'ultima versione con l'installazione testuale che mi pose una miriade di domande a cui almeno per metà risposi a casaccio;
naturalmente l'installazione fallì miseramente;
disperato provai con la Slack e due ore dopo avrei voluto rincorrere con l'ombrello chi diceva che era ostica, solo per esperti ecc...
ero armato solo della conoscenza che una volta installata per far partire la grafica bisognava digitare startx;
l'installazione andò liscia come l'olio e mi ritrovai con un OS che era sul serio quello che si diceva fosse Linux: stabile, veloce e parco di risorse;
comunque attualmente tutte le distro danno garanzie di stabilità ed efficienza, persino *buntu (al momento sto usando Xubuntu) che nei primi anni era un disastro;

EDIT
fo un'aggiunta di cui non sono sicuro, nel caso prego i foraioli di correggermi;
credo che installando ora la current e tenendo il passo con gli aggiornamenti (che in teoria dovrebbero essere pochi) quando uscirà la 15 te la ritroveresti già installata e a quel punto ti basterebbe tenere d'occhio solo gli aggiornamenti di sicurezza della 15 che come dicevo saranno pochissimi;
però c'è il pericolo che gli aggiornamenti della current non siano affatto pochi, mi sembra di ricordare che una volta non ci si limitò alla rc1, ma si dovette passare alla rc2 e, azzardo, addirittura alla rc3, quindi, se non hai fretta, la cosa migliore sarebbe aspettare, come in Kagemusha non muoversi è spesso la soluzione vincente ;-P
Ultima modifica di Rama il sab 21 ago 2021, 13:40, modificato 4 volte in totale.

ilmich
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Re: Quale Linux?

Messaggio da ilmich »

ciao sagredo.. benvenuto... slackware non si può spiegare mai troppo bene.. bisogna provarla...
come scritto in altri post le risorse esterne non mancano e Slackware ê una distribuzione solida che io utilizzo per lavoro (alias non si deve 'rompere' da un giorno all'altro)
fra l'altro leggo che sei abituato con GNOME 2 quindi potresti ritrovati un pochino con xfce (incluso) oppure mate desktop (i binari per Slackware sono disponibili in rete)
Insomma non avere timore... anche perchè se poi vedi che non ti soddisfa formatti tutto e opti per altro 8)

relativamente al chiedere supporto non farti scrupoli.. questo forum esiste anche per questo ;)
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joe
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Re: Quale Linux?

Messaggio da joe »

Provo anch'io a dire qualcosa... Basandomi su come uso io slackware.
Come tutte le distribuzioni anche slackware fornisce un insieme di pacchetti "ufficiali", archiviati nel repo "official" gestito direttamente dal nostro amatissimo e semidivino Sua Santità Patrick Volkerding.
In fase d'installazione scegli la modalità "full" installando tutto e sei a posto, come prima esperienza direi che è la scelta migliore. Così facendo ti ritrovi tutto il parco software ufficiale installato.

Come gestire questo software presente sul sistema?
Puoi utilizzare "slackpkg" che è il package manager direi più consigliabile al momento. In pratica con questo puoi aggiornare i pacchetti ma anche rimuoverli ed eventualmente aggiungerne di nuovi che magari nonostante l'installazione full iniziale nel corso del tempo vengono aggiunti all'archivio ufficiale.

Non pensare neanche lontanamente di prendere un rpm e sbatterlo su slackware dopo averlo banalmente convertito con rpm2tgz. Non è necessario, non è buona norma, potenzialmente è dannoso perché non adatta il pacchetto al sistema target su cui vuoi installarlo cioè la tua slackware. Non si fà, punto.

Problema. Il parco software ufficiale che fornisce Pat, è effettivamente ridotto, almeno rispetto ad altre distribuzioni come Debian o anche Arch e direi anche Fedora che forse conosci provenendo da Redhat.
Problema 2. Aggiungendo altro software estraneo al parco ufficiale, il discorso stabilità diventa molto meno stringente, cioè se davvero hai bisogno di massimizzare la garanzia di stabilità, aggiungere software non supportato ufficialmente ti mette in una condizione non desiderabile.
In realtà parlandoci in termini pratici, è una questione di lana caprina. Installa pure il software che vuoi, pur facendo attenzione a come lo installi, che da come scrivi, otterrai un sistema più che stabile. E non avrai problema da questo punto di vista.

Allora, a questo punto dobbiamo installare software chiamiamolo di "terze parti".
Per farlo hai due strade:

1- pescare da repositories di terze parti che forniscono pacchetti precompilati
Personalmente ho un po' di roba presa da AlienBob, aka Eric Hameleers.

2- pescare da SlackBuilds.org, per gli amici SBo.

Il primo punto puoi gestirlo con l'ottimo "slackpkg+" che è la versione del succitato tool slackpgk. In pratica una volta impostato in modo corretto pesca i pacchetti sia dal repo ufficiale che dai repo terzi che avrai "attivato". Ci sono varie funzionalità tra cui il blacklist di certi pacchetti, la possibilità di dare priorità ad un repo piuttosto che ad un altro ecc ecc... Tra l'altro è sviluppato se ben ricordo da ZeroUno che è un utente del nostro forum...

La seconda opzione invece ti permette di installare tantissima roba, sempre di terze parti, ma in modo diverso.
In pratica SBo fornisce degli script chiamati SlackBuilds con cui vai a creare il pacchetto che vuoi installare.
Ad esempio per tex-live direi che è una buona strada quella di installarlo da SBo.
Anche qui per gestire i pacchetti che installi da SBo c'è un tool anzi due che direi essenziali:

- sbopkg

- sqg


Il primo ti consente di installare un certo pacchetto o una "coda" di pacchetti in modo molto semplice:

Codice: Seleziona tutto

sbopkg -i pacchetto
Ti permette anche di cercare all'interno del parco software presente in SBo ecc ecc...
Il secondo "sqg" ti consente di creare code di pacchetti che garantiscano la corretta risoluzione delle dipendenze.
Esempio:

Codice: Seleziona tutto

sqg -p pippo
mi crea la coda per il pacchetto pippo

Codice: Seleziona tutto

sbopkg -i pippo
mi andrebbe ad installare solo pippo, ma siccome è stata creata la coda di dipendenze per pippo, mi viene richiesto se voglio installare tutta la coda o solo il singolo pacchetto.
In questo modo diventa molto più semplice installare e gestire i pacchetti creati a partire da SBo.

Ricapitolando:
- installazione full
- slackpkg+ per gestione precompilati ufficiali e di terze parti
- sbopkg e sqg per gestire tutto il resto che trovi su SBo


Con questi strumenti la carenza di software è risolta e non dovrai fare manovre funamboliche come rpm2tgz che avevano un senso qualche lustro fa, ma oggi non più.

Per quanto riguarda Firefox in particolare io uso uno script fornito da Ruario:
latest-firefox

Lo lanci, controlla se ci sono aggiornamenti sul ramo stabile di firefox, eventualmente scarica il necessario e crea un pacchetto slackware pronto per l'aggiornamento con:

Codice: Seleziona tutto

upgradepkg /tmp/firefox-blablabla.tgz
Per quanto riguarda thunderbird, vedo che Ponce (utente del nostro forum) aveva "forkato" proprio lo script latest-firefox creandone uno analogo per thunderbird:
latest-thunderbird
Non ho ben controllato se è mantenuto attivamente, ma credo di sì, controlla un po' anche te ed eventualmente aspetta una conferma di Ponce qua.


Ora, quanto descritto sopra, è vero in un mondo ideale, in cui tu ti installi la versione "Stable" o se preferisci come si osservava in altro topc "Released", e vivi felice con un parco software molto "testato" che calza a pennello o quasi sulla versione della distribuzione, oggi come oggi parlerei ancora della 14.2 tanto per fare l'esempio.
Sempre in questo mondo ideale, una nuova versione "released" o "stable" viene appunto rilasciata nel giro di 1 o 2 anni, cosicché tu aggiorni o reinstalli tutto e ti ritrovi un sistema stabile ma anche al passo coi tempi.

La 14.2 è sicuramente stabile, ma non è più al passo coi tempi.
Se tra qualche mese esce la 15.0, non ti conviene installare adesso la 14.2.
Personalmente a dire il vero la utilizzo ancora in pianta stabile, ma da un lustro ormai. Alla fine con qualche rinuncia è più che utilizzabile, ma solo perché ormai ho un sistema messo in piedi e adattato alle mie esigenze... E alla fine mi ritrovo solamente a non poter installare qualche applicazione in versione all'ultimo grido. Esempi "Gimp" credo non si possa andar oltre la 2.8 ??? non sono sicuro... Scribus in versione di sviluppo sono riuscito a mettere la 1.5.5, ma non è stata una passeggiata per via di librerie tipo poppler che sulla 14.2 sono troppo vecchie. Insomma come dicevo, qualche rinuncia con la 14.2 la si deve accettare perché non è più al passo coi tempi, nel mio caso sono rinunce accettabili e va bene così, magari per le necessità di altri può essere un vincolo che non si può ignorare.

Personalmente ritengo importante utilizzare il ramo "realesed / stable" soprattutto dal momento che tutti gli slackbuilds che trovi su SBo sono pensati per quel ramo, attualmente versione 14.2. Non sono pensati invece per per la versione di sviluppo di slackware, cioè la "current". È facile da capire il perché: la current cambia in continuo e testare il software terzo al passo con questi cambiamenti è una cosa in generale impraticabile (poi c'è il repo di Ponce SBo-git che lo fa, ma... Diciamo che la fase di testing è una faticaccia e va pensato con finalità di sviluppo, non di utilizzo per chi cerca un sistema "stabile". Se questo non è corretto Ponce ti spiegherà meglio).

Al momento con l'uscita della 15-rc1 siamo in un limbo.
In teoria lo sviluppo dovrebbe essere congelato. Ma in pratica potrebbero esserci ancora cambiamenti da qui alla versione "realeased" 15.0 ufficiale.
Che fare allora?

Nel tuo caso sinceramente non ti saprei consigliare.
Sicuramente non mettere la 14.2.
Prova la 15.0-rc1. Però preparati ad avere qualche rogna con il software terzo. Per esempio tex-live, prova dal repo SBo-git di Ponce. Gli script latest-firefox e latest-thunderbird no dovrebbero aver problemi anche in ambiente "rc1". Libreoffice in versione 7.2, all'ultimo grido quindi, la trovi qui:
https://git.slackbuilds.org/slackbuilds/log/
Se non sbaglio è proprio il repo sbo-git di Ponce.

Tieni presente che ti ritroverai in una situazione che magari non capirai bene all'inizio... Non è roba intuitiva, devi "studiarti" come si usa sbopkg, come si configura per pescare dal repo sbo-git che è quello giusto per la versione 15.0-rc1 di slackware.



EDIT
Aggiungo una cosa su SBo:
attenzione ad eventuali sovrapposizioni tra pacchetti precompilati di terze parti con slackbuilds di SBo!
I pacchetti creati con gli script che trovi su SBo sono testati per funzionare su una installazione slackware "vanilla", cioè costituita da soli pacchetti ufficiali del repo di Patrick Volkerding per capirci.
Quindi: tu installi la tua slackware full Stable e poi puoi tranquillamente aggiungere pacchetti creati attraverso gli script di SBo.
Invece se tu installi la slackware full stable, come sopra ma poi vi sostituisci qualche pacchetto con altri precompilati presi ad esempio dal repo di AlienBob, allora il discorso potrebbe cambiare. Infatti in questo caso non ho più un sistema "vanilla", e se vado a creare lì sopra un pacchetto usando lo script di SBo, questo potrebbe non funzionare, magari perché il software SBo viene compilato aspettandosi di trovare una libreria della versione del repo ufficiale e pertanto potrebbe richiamare nello script opzioni di compilazione coerenti con quella versione di libreria... Se invece sul sistema noi abbiamo messo una versione più recente della stessa libreria e quindi diversa da quella ufficiale che si aspetta di trovare lo script di SBo, allora le opzioni di compilazione nello script SBo potrebbero non funzionare più e ti ritroveresti con un errore che ti ritorna per esempio sbopkg quando tenti di installare il pacchetto che ha come dipendenza la libreria in questione.
In sintesi: SBo andrebbe usato su un sistema slackware contenente solo pacchetti ufficiali. Se ne contiene altri non ufficiali, di solito funziona tutto ugualmente, ma non è garantito. Alla fine stiamo parlando pur sempre di pacchetti di terze parti, proprio perché non sono gestiti e supportati direttamente dal team di sviluppo della distribuzione. Questo vale per tutte le distribuzioni, da slackware a ubuntu passando per debian, fedora ecc ecc... Su slackware in caso di inghippi è un po' più facile metterci le mani dentro, perché gli slackbuilds sono semplici script di shell e i pacchetti tgz sono anche loro molto molto semplici, al contrario di .rpm o .deb.

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Rama
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Re: Quale Linux?

Messaggio da Rama »

ahia, mi sa che con tanti volenterosi accorsi ansiosi ad aiutarlo abbiamo finito per soffocare il malcapitato ;-P
non confondetelo con slackbuild, repository, ecc...
le sue esigenze sono ampiamente soddisfatte dal dvd d'installazione;
tranne libreoffice che può installare scaricando i pacchetti (sagredo non si spaventi, sono un mucchio perché ci sono un mucchio di lingue disponibili e non credo gli servano tutte) da qui http://www.slackware.com/~alien/slackbu ... ice/pkg64/ e poi dando il semplice comando
# installpkg *.txz
ora non ricordo se servono librerie non comprese di default nella slack, ma nel caso si rimedia facilmente;

sagredo
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Re: Quale Linux?

Messaggio da sagredo »

Rama:
ahia, mi sa che con tanti volenterosi accorsi ansiosi ad aiutarlo abbiamo finito per soffocare il malcapitato ;-P
In effetti, mi era venuto di dire "troppa grazia" :)
No, scherzo, sono veramente colpito dalla disponibilità a darmi consigli.
Solo che me li dovrò studiare...
A proposito, esiste un modo per scaricare i post che interessano, a parte il solito "copia/incolla"?

Ora approfitterei ancora della vostra gentilezza, per un quesito squisitamente tecnico.
Però preferisco aprire un altro thread.
A tra poco.
Elio

gian_d
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Re: Quale Linux?

Messaggio da gian_d »

I miei 10 centesimi
sagredo ha scritto:
ven 20 ago 2021, 14:11
Per la mia attività quotidiana (rapporti con corrispondenti, lavoro didattico/scientifico) ho prima di tutto bisogno assoluto di TeX. Con SL è distribuito texlive, e vorrei potermi tenere a quello, aggiornando la versione (la mia è 2012).
Suppongo che slackware non contenga TeX, ma non sarebbe un problema perché potrei installarlo dagli rpm. A patto di non trovarmi problemi di dipendenze...
Non so nulla di TeX perché non l'ho mai usato, ma in ogni caso sappi TeX è già incluso tra i pacchetti ufficialmente rilasciati con la Slackware. Compreso anche texlive. Essendo compreso nel rilascio ufficiale, la Slackware contiene già tutte le dipendenze necessarie. L'unico problema a questo punto è che bisognerebbe sapere quali pacchetti della Slackware vanno installati.
Nel dubbio c'è una strada possibile, comunque: se mancano delle conoscenze in proposito e non ci sono problemi di spazio su disco, durante l'installazione si può comunque scegliere di fare un'installazione completa. Eventualmente puoi decidere, in seguito, di disinstallare i pacchetti che sei certo che non ti servono, magari facendolo all'occorrenza.
Vorrei poi LibreOffice, e vale quanto sopra.
Questo è forse l'unico limite della Slackware, ovvero l'assenza di LibreOffice come suite d'ufficio e a dire il vero mi stupisco del fatto che Pat non abbia mai preso in considerazione l'idea di includerlo. In ogni modo è un problema facilmente superabile.
LibreOffice è disponibile presso alcuni repository come pacchetto Slackware installabile. Personalmente installo LibreOffice via slackbuild.
Nel dubbio, due parole sugli slackbuild: lo slackbuild è uno script bash che costruisce un pacchetto Slackware installabile partendo dalla compilazione dei sorgenti. In sostanza lo slackbuild esegue una finta installazione da sorgenti e al termine produce un pacchetto che si installa con il gestore dei pacchetti Slackware (si chiama pkgtool). Questa apparente stranezza permette di mantenere pulito il sistema operativo, cosa difficile se si installa direttamente da compilazione dei sorgenti.

Gli slackbuild non vengono usati solo per l'installazione da sorgenti. Alcuni applicativi (ad esempio lo stesso LibreOffice) possono infatti essere installati anche usando i binari già rilasciati dal vendor per alcune distribuzioni (in genere pacchetti rpm oppure deb). Lo slackbuild in questo caso non fa altro che riconfigurare l'albero delle directory in cui vengono installati i vari file compresi nel pacchetto e mettere eventuali file "di sistema" funzionali alla Slackware (es. alcuni collegamenti simbolici, tracciamento della pacchettizzazione, ecc.).

Gran parte del software di terze parti installabile con gli slackbuild è disponibile nella piattaforma https://www.slackbuilds.org impostata con una filosofia molto intuitiva. Per ogni pacchetto pincopalla vengono rilasciati quattro file in formato text/plain:
- README contiene una brevissima presentazione del software e alcuni suggerimenti da seguire per l'installazione (es. suggerimenti su eventuali dipendenze opzionali)
- slack-desc è un file "di sistema" utilizzato dal gestore dei pacchetti
- pincopalla.info contiene tutte le informazioni essenziali relative alla versione del software gestito dallo slackbuild. Tra queste c'è l'hardlink da cui scaricare il sorgente, l'elenco delle eventuali dipendenze obbligatorie (Requires), il recapito del mantainer dello slackbuild, ovvero della persona che si occupa dell'aggiornamento dello slackbuild (nel caso lo si voglia contattare per eventuali problemi)
- pincopalla.SlackBuild è lo script bash di costruzione del pacchetto. In sostanza contiene tutti i comandi che vengono eseguiti in automatico dal suo avvio: la configurazione di partenza con l'impostazione delle variabili d'ambiente, la compilazione, l'emulazione dell'installazione e infine la configurazione post installazione. Al termine viene prodotto un file che è il pacchetto vero e proprio da installare con il gestore (pkgtool). L'intera procedura non interferisce minimamente con il sistema, tant'è che si svolge in uno spazio disco dedicato nella directory /tmp
Oltre a questi file ci si deve preoccupare di scaricare i sorgenti (come indicato nel file *.info o nella presentazione grafica dello slackbuild) perché non sono compresi nello slackbuild.

Da parte mia, per LibreOffice, uso lo slackbuild rilasciato da slackbuilds.org, che non fa altro che installare i binari già rilasciati per le distribuzioni RH-like rielaborando l'architettura di installazione. È abbastanza aggiornato, ma io di solito modifico lo slackbuild in modo da installare l'ultima versione stable rilasciata da LibreOffice.org. Sono richieste pochissime dipendenze non presenti nel rilascio ufficiale della Slackware: JDK (o altra piattaforma Java alternativa) e avahi (che a sua volta richiede come dipendenza libdaemon). Per avahi non so se è effettivamente una dipendenza obbligatoria, nel dubbio io lo installo lo stesso anche se non ho mai voluto capire a cosa serva per la funzionalità di LibreOffice. Di queste dipendenze esistono comunque gli slackbuild rilasciati da Slackbuilds.org

Tutte le altre dipendenze necessarie per LibreOffice sono già presenti nei pacchetti ufficiali della Slackware
Dimenticavo: thunderbird come cliente di posta e firefox come browser.
Già inclusi nei pacchetti ufficiali della slackware, anche se io preferisco usare i binari rilasciati dai rispettivi vendor: in sostanza scarico l'archivio, scompatto e sposto l'intera directory scompattata in /usr/local
Fino a poco tempo fa usavo due script che automatizzavano gli aggiornamenti una volta scaricati, ma adesso (causa pigrizia) ho dato i permessi di scrittura alla mia utenza ordinaria alle due directory di sistema di firefox e thunderbird. In questo modo gli aggiornamenti vengono eseguiti automaticamente attraverso i due applicativi.
Altre applicazioni sono meno vitali e credo darebbero meno problemi; penso a maxima, gimp, gnuplot ... e non voglio farla troppo lunga.
Gimp e gnuplot sono già compresi tra i pacchetti ufficiali della Slackware. Maxima no, ma è disponibile su Slackbuilds.org. Aggiungo che Slackbuilds.org comprende nella sezione academic tutti gli applicativi e piattaforme normalmente usati in ambito scientifico e accademico (R, Shark, ecc.)
Slackbuilds.org è in effetti un'estensione non ufficiale della Slackware che permette di installare il software di terze parti necessario per personalizzare la propria Slackware per determinati scopi. Io, ad esempio, mi appoggio agli slackbuild per fornire alla Slackware il software necessario per alcuni ambiti di mio interesse: editing multimediale audio e video, sviluppo, modellazione 3D, GIS e applicazioni per scopi scientifici e/o educativi (chimica e astronomia). Nel complesso circa 250 pacchetti di terze parti tra applicativi e dipendenze.

Quanto al desktop manager, ora sono abituato a gnome, credo 2. In passato ho usato KDE.
Con CentOS8 è distribuito di default gnome3, che non mi piace affatto, ma avevo installato un KDE (plasma?). Che cosa è disponibile con slackware?
Anche se è possibile estendere la propria Slackware con Gnome, penso che sia opportuno prendere in considerazione l'idea di farne a meno. Sulla Slackware sono implementati fondamentalmente KDE/plasma e xfce. Ci sono poi altri desktop manager minori, concepiti per lo più per installazioni minimali.
- mi pare che slackware non includa un gestore di packages tipo yum di RedHat. Con che cosa lo si rimpiazza? Ho visto che esiste rpm2tgz.
Scordati l'uso di rpm2tgz, non è concepito per la gestione dei pacchetti, va usato solo in determinati contesti e in modo consapevole, dal momento che le distro basate su RPM hanno comunque un'architettura differente dalla Slackware. Per la gestione automatizzata dei pacchetti hanno già dato indicazioni altri che mi hanno preceduto.
Da parte mia posso dire solo che io - per scelta personale - ho una gestione manuale degli aggiornamenti, sia dei pacchetti ufficiali sia dei pacchetti terze parti. È una cosa che richiede il suo tempo, soprattutto per chi come me usa la current e una configurazione personalizzata che include parecchie estensioni, ma ripeto che si tratta di una mia scelta personale. Il comportamento ordinario è quello di usare slackpkg o altro gestore automatico dei pacchetti.
- molte applicazioni usano interfacce grafiche che si basano su librerie credo standard. Questo è un mio limite: non so bene quali siano queste librerie: glib? Altre?
Fatta eccezione per alcuni applicativi tradizionali che si appoggiano direttamente alle librerie X, gran parte degli applicativi è basato sulle librerie Qt o sulle librerie GTK, entrambe già supportate nella Slackware ufficiale. Essendo KDE il desktop grafico di base della Slackware, naturalmente il risultato ottimale si ha con gli applicativi concepiti per Qt. Ma allo stato attuale anche l'interfaccia grafica del software basato su GTK è gestita abbastanza bene anche se non si raggiungono i risultati ottimali che si ottengono in ambiente Gnome. Diciamo che ci possono essere problemini di adattamento per chi - come me - è ipovedente e quindi bisogna spendere qualche tempo in più per ottimizzare il rendering di font e icone nelle interfacce GTK-based. In ogni caso nulla di ostico, alla fine si riesce a risolvere trovando una congrua sincronizzazione.
Non sono del tutto a digiuno del macchinario interno di Linux: so controllare e configurare partizioni, so qualcosa di LVM, so modificare a mano grub.conf o fstab. So compilare con gcc (sempre che non nascano problemi con le librerie).
Sono però ben lontano dai "guru" :)
Slackware ha come bootloader predefinito LiLo, però viene rilasciato anche Grub (che io preferisco). Se hai altri sistemi operativi, Grub è una scelta obbligata. Ti avviso che attualmente è supportato Grub2 e questo può rappresentare (e in effetti lo rappresenta) qualche problema per chi è abituato con la prima versione di Grub. In ogni modo nulla di insuperabile, con un po' di pazienza e documentazione si risolvono i problemini che inevitabilmente si presenteranno. Nel dubbio chiedi e cercheremo di darti una mano senza farti sbattere troppo (per esperienza indiretta so che Grub2 ha fatto uscire dai gangheri parecchia gente da diversi anni a questa parte).

Un'ultima cosa. Cosa installare?
1) La 14.2 è ormai obsoleta e per i cultori dell'aggiornamento è decisamente da depennare. Tuttavia se già stai usando un sistema datato, la 14.2 potrebbe essere la scelta migliore per poi fare l'upgrade al rilascio definitivo della 15.0. In effetti ci sono molti utenti Slackware che ancora usano la 14.2 per un uso ordinario. Io stesso, in un portatile che uso all'occorrenza per piccole cose più che altro fuori casa o in condizioni di emergenza (navigazione Web, posta elettronica, automazione office, fruizione di multimediale) ho da circa 10 anni una slackware 14.1.
Alternative?
2) a mio parere potresti installare anche l'attuale current (la current è la versione unstable). Ormai è quasi matura, servono più che altro aggiornamenti quotidiani di rifinitura e qualche aggiornamento di sicurezza, però a mio parere si può usare al posto della 14.2 senza preoccuparsi di installare gli aggiornamenti quotidiani ed eventualmente aggiornare in un'unica soluzione quando sarà rilasciata la versione definitiva della 15.0 Non credo che ci siano controindicazioni degne di rilevanza dal momento che i tempi del rilascio della stable sono ormai vicini. Del resto alcuni anni fa usavo una Current che non veniva mai aggiornata, anche se questo mi creava problemi con il software di terze parti.
3) L'installazione della Current con l'aggiornamento puntuale dei pacchetti è la soluzione migliore per chi ha voglia di starci dietro, perciò io te la sconsiglio. Ripeto, a mio parere sarebbe il caso di fare un pensierino all'opzione 2.

Questo è quanto.

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brg
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Re: Quale Linux?

Messaggio da brg »

Buondì, proverò a dare una risposta anch'io alle tue domande.

Slackware è probabilmente una delle distribuzioni più stabili in circolazione, tuttavia questa stabilità è il risultato di uno schema di distribuzione monolitico: Slackware, a differenza della famiglia RedHat e della famiglia Debian, è basata su pochi, grossi pacchetti preparati da un'unica fonte, i quali vengono poi aggiornati solo per ragioni di sicurezza.
Il pregio è un sistema piuttosto pulito, nel senso che non ci sono miriadi di pacchetti che non si sa a che servano, e stabile, perché i pacchetti che ci sono sono sperimentati a fondo. Il difetto è un sistema poco flessibile, nel senso che installare pacchetti aggiuntivi e gestire le dipendenze dei pacchetti aggiuntivi è tutt'altro che banale e automatizzato.
Per questo ritengo che per i tuoi bisogni sia più indicata la Debian stabile o addirittura una versione LTS di Ubuntu, in cui l'installazione di pacchetti aggiuntivi è automatizzata e c'è ampia scelta di software da installare.

Io personalmente uso Slackware 64 (versione a 64 bit) con una selezione di pacchetti aggiuntivi da Slackbuilds.org (il già citato SBo, che gestisce i pacchetti, ma non le dipendenze, compilando da sorgenti), il solo Chromium dal sito di Alien Bob e Steam direttamente dal sito di Valve. I pacchetti che ho installato da Slackbuilds sono di fatto una manciata e comprendono: Maxima (che uso con Cantor), GNU Octave (compilato usando le librerie matematiche di AMD per maggiori prestazioni), LyX (un redattore di testi che si appoggia a TeX e semplifica di molto la vita, almeno secondo me), LibreCAD (CAD compatibile con il formato DXF), Audacity (programma di registrazione audio), Timidity++ (sintetizzatore MIDI) e pochi altri. Come ambiente desktop uso KDE, anche perché è l'unico che dispone di un programma di configurazione completo per le tavolette grafiche.
Ho un sistema stabile e piuttosto pulito, ma questo al costo di una serie di compromessi (es. non uso LibreOffice) e di tempo impegnato (per alcuni programmi, modifico a mano gli Slackbuilds per avere l'ultima versione o per avere il pacchetto con determinate caratteristiche).

Oltre a due installazioni di Slackware 64, tuttavia ho anche una installazione di Xubuntu (20.04 LTS) e due di Debian (stabile) per uso specialistico (router/firewall/server): con Slackware fare alcune cose può essere impegnativo, laddove con altre distribuzione può essere semplice come digitare apt get qualcosa.

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Re: Quale Linux?

Messaggio da joe »

Perdonami brg, ma devo dissentire, almeno in parte.
Nella pratica utilizzando su un sistema vanilla l'accoppiata sbopkg e sqg ti ritrovi con un sistema di installazione dei pacchetti da sorgenti con la risoluzione dipendenze inclusa. E testata dai maintainers SBo (diamo a Cesare quel che gli spetta).

Questa pratica non rappresenta la tradizione Slackware in cui i tool ufficiali di gestione pacchetti sono i pkgtools, come è stato detto, quindi:
- installpkg
- removepkg
- upgradepkg

Questi sono paragonabili al comando "rpm" che si trova in ambito redhat e derivate, o "dpkg" in ambito debian, ma hanno la differenza di non supportare la risoluzione delle dipendenze. E questo penso di non dire una castroneria, è dovuto non tanto ai tool in sè, ma a come sono strutturati i pacchetti al loro interno:
un rpm redhat contiene già al un interno informazioni su quali altri pacchetti servano come dipendenza, tant'è che se tali pacchetti non sono installati, il comando rpm non installa niente.

Ad un livello superiore stanno invece i gestori di pacchetti APT di debian, YUM di redhat o chi per esso, mi pare che adesso su fedora vi sia un comando diverso, va be' cambia poco... Idem per pacman di Arch.
E slackware?
Slackware, come ho già spiegato non aveva uno strumento del genere tradizionalmente.
In parte la cosa è compensata da pacchetti più completi e grossi, almeno quelli del parco software ufficiale, che con una sola installazione consentivano di avere già tutto l'occorrente.
D'altra parte la semplicità di struttura dei pacchetti slackware fa sì che sia possibile installare qualsiasi cosa senza curarsi delle dipendenze: installazione sempre possibile, con conseguenza anche programmi non sempre funzionanti per colpa di qualche dipendenza mancante. In pratica l'utente / admin slackware aveva una certa responsabilità maggiore che da una parte richiedeva maggiore sbattimento dall'altra maggiore libertà.

Ma oggi, non è più realmente così... nella pratica, che è quello che conta alla fine:
1) abbiamo slackpkg+ per il parco software ufficiale e i repo terzi di pacchetti precompilati. Se poi fai una installazione "full" il discorso dipendenze per la roba ufficiale non esiste neanche e avrai davvero pochi problemi in tal senso.
2) per tutto ciò che non si vuole installare precompilato o non lo si trova così, c'è appunto sbopkg e sqg. I pacchetti SBo, sono "progettati" con la presenza dei file .info per ogni pacchetto in cui è definita una stringa del tipo REQUIRES="", che definisce appunto i pacchetti necessari alla corretta compilazione o funzionamento in runtime del programma in questione. D'altro canto va osservato che installare da sorgenti non è la stessa cosa di installare il pacchetto precompilato, nel bene e nel male.

Da questo punto di vista considero Slackware non più complessa di red hat o debian o ubuntu o arch o altro.
Anche perché se qualcosa va storto, e Murphy si sà... ci accompagna beffardo, aprire il cofano e sistemare le cose, è decisamente più facile su slackware rispetto a debian o redhat.
In particolare proprio nella costruzione dei pacchetti:
con slackware pui modificare lo slackbuild ad esempio nella versione del software e ti crei abbastanza facilmente un pacchetto personalizzato che ti consente ad esempio di usare quel software in versione aggiornata o compilata contro certe librerie o con certe opzioni, e si può comunque installare un pacchetto coerente col sistema lasciando tutto abbastanza pulito.
Con Debian si potrà anche fare la stessa cosa immagino, ma non sarà così indolore, nè per l'utente/admin, nè per l'integrazione dell'intruso su quei sistemi più automatizzati.

Sono discorsi un po' al limite però perché il nostro amico sembra avere esigenze molto più terra terra.
Se l'idea è mettere in piedi un sistema funzionante con tutto l'occorrente e dimenticarsene, Slackware sarebbe ottima. Al pari delle altre più automatizzate.
Torno a dire "sarebbe", perché la congiuntura non è delle più favorevoli fino a quando non vedrà la luce la nuova versione "released" 15.0.

Diverso il discorso su un utilizzo specifico dove si ricerca il minimo ingombro su sistemi con funzioni particolarmente mirate: in quel caso si dovrà installare un sistema minimale con solo ciò che server allo scopo. E allora sì che avere un pacman o un apt può fare davvero la differenza in termini di comodità: in quel caso la risoluzione dipendenze intrinseca è davvero cruciale.

rik70
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Re: Quale Linux?

Messaggio da rik70 »

Visto che vieni da RedHat io proverei a valutare Debian, sempre che esista il parco software di cui hai bisogno.

Sarò all'antica, ma secondo me l'unico modo utile per gestire i pacchetti software su Slackware è SlackBuild.org; il che vuol dire che il gestore del software aggiuntivo sei tu e non altri.

La distribuzione così è stata pensata e così deve rimanere.
Non ho mai ritenuto che Slackware possa e debba essere "insozzata" con repository di terze parti.

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