La scuola in Italia: situazione inaspettata?

Area di discussione libera.

Moderatore: Staff

Regole del forum
1) Rispettare le idee altrui.
2) Evitare le offese dirette.
3) Leggere attentamente le risposte ricevute
4) Scrivere i messaggi con il colore di default, evitare altri colori.
5) Scrivere in Italiano o in Inglese, se possibile grammaticalmente corretto, evitate stili di scrittura poco chiari, quindi nessuna abbreviazione tipo telegramma o scrittura stile SMS o CHAT.
6) Appena registrati è consigliato presentarsi nel forum dedicato.

La non osservanza delle regole porta a provvedimenti di vari tipo da parte dello staff, in particolare la non osservanza della regola 5 porta alla cancellazione del post e alla segnalazione dell'utente. In caso di recidività l'utente rischia il ban temporaneo.
Vic Steele
Linux 3.x
Linux 3.x
Messaggi: 534
Iscritto il: dom 27 apr 2008, 13:46
Nome Cognome: Luigi Caiazza
Slackware: current x86_64
Kernel: 3.0.0
Desktop: Fluxbox / KDE 4.7.0
Distribuzione: Fedora 15
Località: Potenza
Contatta:

La scuola in Italia: situazione inaspettata?

Messaggio da Vic Steele »

Facciamo l'ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuole fare la marcia su Roma e trasformare l'aula in un alloggiamento per manipoli; ma vuole istituire, senza parere, una larvata dittatura.
Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di stato hanno il difetto di essere imparziali. C'è una certa resistenza; in quelle scuole c'è sempre, perfino sotto il fascismo c'è stata. Allora, il partito dominante segue un'altra strada (è tutta un'ipotesi teorica, intendiamoci).
Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito.
Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia perfino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di stato.
E magari si danno dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A "quelle" scuole private.
Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo apertamente trasformare le scuole di stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di stato per dare la prevalenza alle sue scuole private.
Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tenere d'occhio i cuochi di questa bassa cucina.
L'operazione si fa in tre modi, ve l'ho già detto: rovinare le scuole di stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico.
Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico.
Piero Calamandrei (1889-1956)
Giornalista, giurista, politico e docente universitario
(da: Scuola Democratica, 20 marzo 1950)
Personalmente queste profezie mi rabbrividiscono sempre. Mi ricorda che la nostra gente (siamo uno Stato classificato come "secondo mondo") rappresenta un popolino ignorante che non è in grado di imparare dagli errori del passato, le basta un giocattolo per tenerla buona (come certi improponibili palinsesti televisivi) ed ecco che posso leggere un testo più anziano dei miei genitori e considerarlo attualissimo.
Cosa ne pensate a proposito?

Avatar utente
kreen
Linux 2.x
Linux 2.x
Messaggi: 228
Iscritto il: mer 1 feb 2006, 18:32
Slackware: 12.0
Kernel: 2.6.21.5-smp
Desktop: KDE
Località: Verona

Re: La scuola in Italia: situazione inaspettata?

Messaggio da kreen »

Avevo già letto queste idee di Calamandrei. Non credo che rispecchino la verità, almeno nella forma. Nella sostanza, la scuola italiana è allo sfascio, ma non credo sia un piano così studiato a tavolino. Semplicemente è tutto così, dai 6 mesi di attesa per una T.A.C., alle strade piene di buche e tombini ogni due metri che fanno felici noi amanti delle due ruote e così via...
Quando ho fatto le superiori, il laboratorio non aveva i soldi per comperare il amteriale (mi sono sempre chiesto come avevano fatto a comperare una dozzina di Apple 2e), il profe di laboratorio di elettronica del 3zo anno manco sapeva il codice dei colori delle resistenze, l'assistente di laboratorio riparava televisori a scopo di lucro personale (mai messo le mani dentro, nè io e nemmeno i miei compagni).
Ma non ho mai pensato all'esistenza di una loggia segreta che mirasse a rovinare la scuola... Si rovinava già abbastanza da sola.

Avatar utente
Vito
Staff
Staff
Messaggi: 4182
Iscritto il: mar 5 dic 2006, 17:28
Nome Cognome: Vito
Desktop: MacOS
Località: Monaco (DE)
Contatta:

Re: La scuola in Italia: situazione inaspettata?

Messaggio da Vito »

L'idea di fondo è giusto:
per governare un popolo basta "controllarne" l'istruzione (vedasi i vari regimi).
Ma la scuola italiana è rovinata un po' per colpa di tutti,
dagli studenti ai professori..
La scuola va costruita dal basso, da studenti volenterosi e professori amanti del proprio mestiere;
ma soprattutto da famiglie che hanno fiducia in questa e capiscano l'importanza dell'istruzione nella vita dei loro figli.
"Stat rosa pristina nomina, nomina nuda tenemus." [ Umberto Eco - Il nome della rosa]

"Faber est suae quisque fortunae ." [ Appio Claudio Cieco]

Avatar utente
414N
Iper Master
Iper Master
Messaggi: 2922
Iscritto il: mer 13 feb 2008, 16:19
Slackware: 15.0
Kernel: 5.15.19
Desktop: KDE5
Località: Bulagna
Contatta:

Re: La scuola in Italia: situazione inaspettata?

Messaggio da 414N »

Io non fatico a credere che tutto lo scatafascio degli ultimi tempi sia voluto da vari "burattinai" dietro le quinte...

Vic Steele
Linux 3.x
Linux 3.x
Messaggi: 534
Iscritto il: dom 27 apr 2008, 13:46
Nome Cognome: Luigi Caiazza
Slackware: current x86_64
Kernel: 3.0.0
Desktop: Fluxbox / KDE 4.7.0
Distribuzione: Fedora 15
Località: Potenza
Contatta:

Re: La scuola in Italia: situazione inaspettata?

Messaggio da Vic Steele »

kreen ha scritto:Avevo già letto queste idee di Calamandrei. Non credo che rispecchino la verità, almeno nella forma. Nella sostanza, la scuola italiana è allo sfascio, ma non credo sia un piano così studiato a tavolino. Semplicemente è tutto così, dai 6 mesi di attesa per una T.A.C., alle strade piene di buche e tombini ogni due metri che fanno felici noi amanti delle due ruote e così via...
Quando ho fatto le superiori, il laboratorio non aveva i soldi per comperare il amteriale (mi sono sempre chiesto come avevano fatto a comperare una dozzina di Apple 2e), il profe di laboratorio di elettronica del 3zo anno manco sapeva il codice dei colori delle resistenze, l'assistente di laboratorio riparava televisori a scopo di lucro personale (mai messo le mani dentro, nè io e nemmeno i miei compagni).
Ma non ho mai pensato all'esistenza di una loggia segreta che mirasse a rovinare la scuola... Si rovinava già abbastanza da sola.
Non si tratta di loggia segreta, ma di cadere in una serie di conseguenze da qualcuno desiderate e dovute a una determinata amministrazione.
La volontà dei potenti di manipolare il proprio popolo per la sudditanza necessaria al raggiungimento dei propri scopi personali deve inevitabilmente ricadere anche sull'istruzione, affinché la gente possa imparare solo quello che si vuole che si impari, e possa insegnare solo quello che si vuole che si insegni.
Non esistono casualità (la scuola non è un'entità con un suo corpo e una sua mente, in grado di "rovinarsi da sola"), specialmente nei tempi che corrono in cui c'è stato questo "istruzionicidio" che è il colpo più pesante di una lunga serie, iniziata già tanti anni fa. Evidentemente questa cosa era presagita già dai tuoi tempi, considerata la mancanza dei fondi, a meno che davvero non siano stati gestiti male. Oggi comunque il bilancio è in rosso anche senza laboratori con Apple, e sai perché? Oltre alla motivazione più generale dell'enormità del debito pubblico e della scarsità di fondi in generale, ci sarebbe un altro motivo fondamentale più specifico: se lo Stato non finanzia le istituzioni (che siano scuole o università), il loro mantenimento spetta alla regione di competenza (quella in cui la determinata istituzione risiede). Ma se la regione non ha altrettanti soldi per affrontare questa spesa, se proprio non volesse chiuderla, dovrebbe affidarla a qualche finanziatore: ecco che l'istituzione pubblica diventa privata.
Se io sono un ricercatore e scopro un modo per far andare le automobili a foglie di fico come carburante, in un istituto pubblico ho possibilità di avvalermi di finanziamenti statali per migliorare e sviluppare la mia geniale e rivoluzionaria idea. Cosa succede invece se l'istituto in cui mi trovo fosse non più statale ma finanziato da Luca Cordero di Montezemolo?
E questo è un primo banale esempio di come una persona si ritroverebbe imbavagliata da un sistema, tutt'altro che nato casualmente. Purtroppo le cose possono essere ancora più gravi di così. E la cosa triste è che è una piega tutt'altro che inaspettata.

Avatar utente
Trotto@81
Iper Master
Iper Master
Messaggi: 3559
Iscritto il: sab 26 giu 2004, 0:00
Nome Cognome: Andrea
Slackware: Slackware64 14.2 bet
Kernel: default
Desktop: KDE 4.14.14
Località: Monasterace M. (RC)
Contatta:

Re: La scuola in Italia: situazione inaspettata?

Messaggio da Trotto@81 »

Vito ha scritto:L'idea di fondo è giusto:
per governare un popolo basta "controllarne" l'istruzione (vedasi i vari regimi).
Ma la scuola italiana è rovinata un po' per colpa di tutti,
dagli studenti ai professori..
La scuola va costruita dal basso, da studenti volenterosi e professori amanti del proprio mestiere;
ma soprattutto da famiglie che hanno fiducia in questa e capiscano l'importanza dell'istruzione nella vita dei loro figli.
Anche i non volenterosi ne hanno diritto, anzi, devono avere l'obbligo di farsi una cultura di base più che decente, se arrivati poi
ad un certo punto del loro percorso didattico decidono di non voler diventare uomini di scienza perchè non credono nello studio, ma nel lavoro,
questo è un altro discorso.
Credo che per aumentare la qualità dell'istruzione la cernita vada fatta nella selezione dei docenti, perchè la laurea non ti rende di diritto un bravo insegnante.

Alla base di tutto ciò servono finanziamenti, perchè senza soldi non se ne cantano messe.
Siamo arrivati al punto che nelle scuole non si hanno nemmeno i soldi per la carta, per pagare gli straordinari dei professori, sono cose davvero frustranti.

hashbang
Packager
Packager
Messaggi: 2021
Iscritto il: ven 4 giu 2010, 10:27
Nome Cognome: Luca De Pandis
Distribuzione: macOS/OpenBSD
Località: Lecce/Bergamo

Re: La scuola in Italia: situazione inaspettata?

Messaggio da hashbang »

Trotto@81 ha scritto:
Vito ha scritto:L'idea di fondo è giusto:
per governare un popolo basta "controllarne" l'istruzione (vedasi i vari regimi).
Ma la scuola italiana è rovinata un po' per colpa di tutti,
dagli studenti ai professori..
La scuola va costruita dal basso, da studenti volenterosi e professori amanti del proprio mestiere;
ma soprattutto da famiglie che hanno fiducia in questa e capiscano l'importanza dell'istruzione nella vita dei loro figli.
Anche i non volenterosi ne hanno diritto, anzi, devono avere l'obbligo di farsi una cultura di base più che decente, se arrivati poi
ad un certo punto del loro percorso didattico decidono di non voler diventare uomini di scienza perchè non credono nello studio, ma nel lavoro,
questo è un altro discorso.
Credo che per aumentare la qualità dell'istruzione la cernita vada fatta nella selezione dei docenti, perchè la laurea non ti rende di diritto un bravo insegnante.

Alla base di tutto ciò servono finanziamenti, perchè senza soldi non se ne cantano messe.
Siamo arrivati al punto che nelle scuole non si hanno nemmeno i soldi per la carta, per pagare gli straordinari dei professori, sono cose davvero frustranti.
Beh per i non volenterosi dovrebbero entrare in gioco le scuole professionali, che insegnino ai ragazzi a fare l'idraulico, l'elettricista, il meccanico ecc. e dopo il diploma dargli la possibilità di aprirsi un'impresa in modo autonomo (durante l'anno scolastico oltre alle lezioni far fare tanti stage affinchè il ragazzo entri già a contatto con l'ambiente lavorativo). In questo modo favorisci la concorrenza in questi ambiti e riduci il lavoro in nero. Inoltre la scuola dovrebbe insegnare materie come lo sport, la musica, l'arte, l'informatica (che oggi ahimè è un optional). La scuola non ha bisogno di riforme, come si sta cercando di fare (e visto che quì cerco di essere apolitico non voglio neanche commentarle). Questa scuola, IMHO, va completamente ricostruita. È una scuola troppo retrograda. Da un'istruzione troppo generica.
Ad esempio le materie letterarie a cosa servono a uno che vuole fare il meccanico? Uno che vuole fare l'idraulico che se ne fa di sapere la vita di Alessandro Manzoni? Se proprio le vuole sapere (ed è un diritto di ognuno) potrà farlo autonomamente. Come? come accade in america. Le scuole mettono a disposizione tantissimi corsi extra oltre a quelli curriculari e ognuno sceglie ciò che gli piace. La scuola, come cultura base, non deve insegnare il sapere ma il saper fare, altrimenti si rimarrà nella situazione attuale dove nei colloqui di lavoro contano più i titoli di studio che la vera capacità di un uomo in quel determinato ambito (basta leggere i bandi dei concorsi che vogliono persone che abbiano un punteggio scolastico superiore al 70/80). L'importante, sempre IHMO, è che tutti sappiano leggere, scrivere e saper fare le operazioni matematiche. Il resto varia a seconda del lavoro scelto.

Avatar utente
aschenaz
Staff
Staff
Messaggi: 4623
Iscritto il: mer 28 lug 2004, 0:00
Nome Cognome: Nino
Slackware: current
Kernel: 5.4.x
Desktop: KDE
Località: Reggio Calabria
Contatta:

Re: La scuola in Italia: situazione inaspettata?

Messaggio da aschenaz »

Le cose non cambieranno in Italia finché non ci si renderà conto che a scuola si
formano i destini di una nazione. Una buona percentuale dei mali che affliggono
il nostro paese è dovuto, secondo me, da una scuola che dire pessima è poco.
Non è solo un problema di finanziamenti (fondamentali, per carità), ma anche e
soprattutto di mentalità, di organizzazione, di pianificazione. E personalmente
non credo nella teoria del complotto (anche se il concetto medievale del
"mantenere il popolo nell'ignoranza per dominarlo" è uno dei pochi insegnamenti
della storia che è stato recepito), ma, piuttosto, è uno degli effetti della solita
tendenza italiota a lasciar marcire piano piano tutto. Tutte le cosiddette riforme
fin qui adottate (più o meno da tutte le parti politiche) vi sembra che abbiano
migliorato qualcosa? A me sembra il contrario.
In tutti i campi, abbiamo una spaventosa percentuale di professionisti che
all'estero farebbero solo ridere. Solo dopo anni ed anni di esperienza, le
menti più elastiche riescono a togliersi la patina di ruggine formatasi a scuola
e autocrearsi una vera professionalità. E' emblematico il fatto che spesso
un tecnico autodidatta e appassionato riesca lì dove il pluri-laureato non arriva.
Cosa fare (secondo me)?
Innanzitutto basta con l'apprendimento usa e getta: si studia (spesso inutilità)
solo per superare quel singolo esame, quella singola interrogazione, poi tutto
finisce nel dimenticatoio. Basta con le nozioni astratte, che spesso lo studente
è costretto ad imparare a memoria; da questo punto di vista, il ruolo dell'insegnante
è fondamentale: è lui che deve riuscire a far comprendere piuttosto che inculcare.
Un altro grossissimo difetto, poi, è il progressivo appiattimento: guardate, ad
esempio, le modifiche che subiscono i licei da quest'anno...
Io la scuola la differenzierei già dalle medie, altroché! Alle elementari (in cui
formerei delle basi ferree un po' su tutti i fronti), farei fare a tutti i ragazzi
una miriade di test psico-attitudinali (fatti bene, però) e in base alle potenzialità,
li indirizzerei verso il ciclo di studi più congeniale. L'indirizzo, naturalmente,
dovrebbe limitarsi ad incentivazioni, di sicuro non dovrebbe essere un'imposizione.
E le scuole, fin dalle medie, dovrebbero essere finalizzate, con piani di studio
fatte da esperti, con laboratori agogo. Tutto il ciclo di studi, dalla media fino
alla laurea finale, dovrebbe quasi essere una lunga università. Solo così si
creerebbero delle vere professionalità.
Ma siccome l'intersambio tra le varie discipline è spesso fondamentale per il
vero progresso, prevederei anche un ciclo di studi interdisciplinari.
E poi, basta con questo osceno commercio di libri, che svenano le famiglie e
rompono la schiena ai ragazzi: siamo nel 2010! E-book reader per tutti e libri
gratis...
Utopia?

Avatar utente
targzeta
Iper Master
Iper Master
Messaggi: 6631
Iscritto il: gio 3 nov 2005, 14:05
Nome Cognome: Emanuele Tomasi
Slackware: 64-current
Kernel: latest stable
Desktop: IceWM
Località: Carpignano Sal. (LE) <-> Pisa

Re: La scuola in Italia: situazione inaspettata?

Messaggio da targzeta »

Io ci metterei due punti che secondo me sono fondamentali:
  • Mobilità interscolastica. Mi piacerebbe vedere studenti del nord andare al sud e quelli del sud andare al nord. Secondo me fare esperienze fuori dal proprio luogo natio ci renderebbe più umili e più rispettosi verso gli altri e verso le altre culture. Sinceramente trovo orribile essere etichettati come "polentoni" o come "terroni" (o magari anche peggio come "porci") ed essere giudicati solo per quello che si è e non per quello che si fa.
    Ovviamente la cosa andrebbe fatta bene, non significa semplicemente "spedire" i ragazzi in altre situazioni, ma obbligarli ad interagire con altri ragazzi di origini diverse, farli "lavorare" insieme.
  • Pulire ciò che si sporca. E' troppo facile delegare la pulizia ai bidelli. Questi non sono pagati per pulire i banchi dall'inchiostro o per raccogliere le cartacce buttate a terra o, peggio, le "pisciate" fuori dal vaso. A mio avviso, a rotazione, tutti i ragazzi dovrebbero passare un'ora o due extrascolastica per pulire le aule e, perché no, anche i bagni. Così magari capirebbero che se si tiene pulito ci guadagnano tutti!!!
Emanuele
Se pensi di essere troppo piccolo per fare la differenza, prova a dormire con una zanzara -- Dalai Lama

Avatar utente
aschenaz
Staff
Staff
Messaggi: 4623
Iscritto il: mer 28 lug 2004, 0:00
Nome Cognome: Nino
Slackware: current
Kernel: 5.4.x
Desktop: KDE
Località: Reggio Calabria
Contatta:

Re: La scuola in Italia: situazione inaspettata?

Messaggio da aschenaz »

In merito al primo punto, il servizio militare, coi suoi tanti difetti era una vera e
propria manna dal cielo! L'integrazione tra giovani di diversa provenienza geografica,
di diversa estrazione sociale era veramente positivissima.
I miei migliori amici, per esempio, erano bergamaschi...!

Avatar utente
Trotto@81
Iper Master
Iper Master
Messaggi: 3559
Iscritto il: sab 26 giu 2004, 0:00
Nome Cognome: Andrea
Slackware: Slackware64 14.2 bet
Kernel: default
Desktop: KDE 4.14.14
Località: Monasterace M. (RC)
Contatta:

Re: La scuola in Italia: situazione inaspettata?

Messaggio da Trotto@81 »

aschenaz ha scritto:In merito al primo punto, il servizio militare, coi suoi tanti difetti era una vera e
propria manna dal cielo! L'integrazione tra giovani di diversa provenienza geografica,
di diversa estrazione sociale era veramente positivissima.
I miei migliori amici, per esempio, erano bergamaschi...!
Rischiamo di andare OT, ma c'è gente che quel periodo lo ricorda con disgusto,
quindi non vedo il perchè provocare traumi a diverse persone quando chi vuole
arruolarsi seriamente può farlo quando gli pare, facendo anche risparmiare soldi
allo Stato italiano.

Avatar utente
aschenaz
Staff
Staff
Messaggi: 4623
Iscritto il: mer 28 lug 2004, 0:00
Nome Cognome: Nino
Slackware: current
Kernel: 5.4.x
Desktop: KDE
Località: Reggio Calabria
Contatta:

Re: La scuola in Italia: situazione inaspettata?

Messaggio da aschenaz »

No, io sono antimilitarista convinto (nonostante sia ufficiale di complemento).
Mi riferivo all'effetto collaterale di integrazione... Una cosa che credo sia
difficile si possa ripetere e la cui mancanza, secondo me, si sentirà a lungo
termine (come recrudescenze di campanilismo e razzismo).

Avatar utente
EmaDaCuz
Linux 3.x
Linux 3.x
Messaggi: 877
Iscritto il: sab 28 gen 2006, 15:47
Slackware: 12.0 - ma a Trieste
Kernel: 2.6.25
Desktop: Fluxbox
Distribuzione: Debian e Arch
Località: Nijmegen, NL
Contatta:

Re: La scuola in Italia: situazione inaspettata?

Messaggio da EmaDaCuz »

Premetto che mi sono diplomato 10 anni fa e che quindi la situazione potrebbe essere cambiata (in peggio penso). I miei genitori sono parte della macchina scolastica (mia madre e' direttrice di un gruppo di scuole che va dalla scuola materna all'istituto tecnico, mio padre insegna alle scuole medie) e, quelle poche volte che ci sentiamo, mi raccontano le loro vicissitudini. Ora, mettendo insieme le mie idee con i fatti che mi vengono riportati, penso che

1- Si favoriscano enormemente le scuole private, ma che queste diano una preparazione largamente inferiore a quelle pubbliche.

2- Il problema della scuola pubblica, in termini di pura capacita' educativa, dipende principalmente da un fattore: i genitori. Sempre piu' spesso si permettono di criticare l'operato degli insegnanti che, a loro giudizio, non rispettano i "bambini". La customer satisfaction viene a mancare e per far contenti gli utenti bisogna diventare permissivi nei comportamenti e larghi di manica nell'elargire voti immeritati. Tutto questo porta, nel contempo, alla perdita' di autorita' della figura dell'insegnante che deve solo subire e far buon viso a cattivo gioco. Vi rendete conto che oggi come oggi non si puo' nemmeno mandare un alunno fuori dalla porta? Nemmeno minacciarlo di mandarlo fuori dalla porta, a dire il vero. Pero' si puo' essere vaffanculizzati e presi in giro dal primo bullo di turno e bisogna stare in silenzio...

3- La customer satisfaction ha portato anche ad un abbassamento della qualita' dell'istruzione globale, dalla scuola elementare fino all'universita'. 25 anni fa, quando ho iniziato a studiare, insegnavano grammatica italiana a partire dalla seconda elementare (analisi grammaticale, poi logica in terza ed elementi di analisi del periodo tra quarta e quinta), insiemistica e logica matematica a partire dalla prima elementare, aritmetica dalla terza ed in quinta si risolvevano semplici equazioni. Le medie erano un ripasso approfondito di cio' che si faceva alle elementari, poi al liceo ognuno per la sua strada.
Ieri, mia cugina che e' in quinta elementare e' tornata a casa esultando perche' le avevano insegnato a fare le moltiplicazioni...
Cosa fanno nei primi 4 anni, allora? La risposta, data dallo stesso corpo insegnante, e' "Sono bambini, devono giocare e divertirsi. Impareranno a studiare quando saranno alle medie". E cosi' arrivano alle medie e non sanno fare un'addizione o un breve tema di italiano. Vi rendete conto da soli che al momento tutto slitta avanti di un ciclo di studi.

4- La preparazione del corpo docente e' pietosa e lo si deve alle scuole di formazione, troppo basate sulla teoria e niente sulla pratica. Fermo restando che insegnare e' una vocazione e non e', di conseguenza, per tutti, la formazione teorica e' pietosa ed incenetrata su "valori" che sono poi quelli che rovinano la scuola, primo fra tutti la tolleranza infinita verso qualunque azione fatta dall'alunno.

5- Tornando all'insegnamento vero e proprio, contesto fortemente chi dice che le materie "astratte" debbano essere bandite. Sono proprio le materie astratte che fanno lavorare la mente, grande o piccola che sia. Qui in Inghilterra hanno deciso che insegnare teoria e' stupido e bisogna concentrarsi sulla pratica. Risultato: al quarto ed ultimo anno di universita' gli studenti non sono in grado di affrontare il piu' piccolo problema teorico, non sanno collegare le poche conoscenze teoriche che possiedono, non sono in grado di costruirsi un'idea. Sono pero' delle macchina da laboratorio. Ma a questo punto mi conviene investire nell'istruzione delle scimmiette antropomorfe che potranno fare gli stessi identici lavori senza lamentarsi, salvo poi premiarle con una bella dose di cibo e coccole.

6- Un iPad e un ebook reader non cambiano la vita dello studente. E' il metodo di insegnamento che conta. E poi dov'e' il problema di portarsi sulle spalle la directory o lo zaino? Mi ricordo ancora i 15 chili di libri che dovevo portarmi dietro in quinta elementare, per poi arrivare a 23 alle superiori. E io avevo una directory, se penso ai miei genitori che dovevano fare lo stesso con una cighia...

Tutto questo IMHO.

Avatar utente
414N
Iper Master
Iper Master
Messaggi: 2922
Iscritto il: mer 13 feb 2008, 16:19
Slackware: 15.0
Kernel: 5.15.19
Desktop: KDE5
Località: Bulagna
Contatta:

Re: La scuola in Italia: situazione inaspettata?

Messaggio da 414N »

@EmaDaCuz: sottoscrivo in pieno

Avatar utente
Paoletta
Staff
Staff
Messaggi: 3975
Iscritto il: lun 25 apr 2005, 0:00
Slackware: 14.2 - 64 bit
Desktop: fluxbox
Località: Varese

Re: La scuola in Italia: situazione inaspettata?

Messaggio da Paoletta »

anche io concordo in pieno con EmaDaCuz, in particolare sul discorso sulle materie astratte: una buona versione di greco non serve a nulla, ma e' un ottimo esercizio mentale! Se gli studenti a scuola non imparano a far lavorare la testa cosa ci vanno a fare?

Rispondi